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VIDEO | I residenti di via Caduti per Servizio "ci mettono la faccia" e scendono in strada, Pettinari (M5s): "Ora la risposta dello Stato"

Una trentina le persone che hanno partecipato alla prima "ronda" organizzata a Fontanelle vicepresidente del consiglio regionale: "Otto incendi in quattordici giorni sono un'emergenza sicurezza attiva". Presente la capogruppo comunale Alessandrini (M5s) che annuncia un consiglio comunale straordinario

Qualcuno il coraggio di scendere in strada lo ha avuto e per il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) quella trentina di persone che hanno deciso di partecipare al primo dei “punti di osservazione mobile”, come li definisce, sono importanti.

“Sono profondamente soddisfatto – dichiara -. Ci sono tantissimi cittadini. Loro hanno paura naturalmente: questo quartiere è ripiombato nella paura e nel terrore. Otto incendi in 14 giorni significa che c'è un'emergenza sicurezza attiva e l'emergenza sicurezza attiva si risolve con una risposta imponente delle istituzioni preposte. I cittadini ci sono, ci hanno messo la faccia, stanno rischiando anche in prima persona, ora è lo Stato che deve rispondere”.

Sua l'iniziativa delle "ronde" nel quartiere. Alla prima erano, quella di lunedì 18 settembre, erano presenti anche la capogruppo comunale del M5s Erika Alessandrini e alcuni attivisti, ma soprattutto c'erano quelli che in via Caduti per Servizio ci vivono che magari di parlare non hanno molta voglia, ma di lanciare un messaggio chiaro sì. Qualcuno però a microfoni spenti della paura che serpeggia, dei resti dei mezzi bruciati che sono ancora presenti sotto i loro palazzi e dell'idea che si sono fatti di quanto sta avvenendo, parla. Idee diverse tra chi pensa a una sorta di avvertimento, a chi invece a una guerra tra bande dicendosi certo di una presenza più massiccia di illegalità da quando il Ferro di Cavallo è venuto giù e fino a chi, come alcuni residenti che alla ronda non ha partecipato ma erano presenti nella piazza del quartiere, pensa piuttosto a un singolo piromane che sta terrorizzando il quartiere.

Qualcuno ci spiega come già da qualche giorno alcuni ragazzi, supportati dalle forze dell'ordine, abbiano iniziato delle ronde la sera, ma quello che serve, torna a dire Pettinari, è la postazione fissa h24 nonché l'attivazione del programma “Strade sicure” che, ricorda, nel 2011 proprio nel quartiere è stato attuato. Fu l'anno in cui gli atti intimidatori colpirono in particolare il presidente dell'associazione Insieme per Fontanelle Nello Raspa cui prima diedero fuoco all'auto e poi presero a martellate la porta di casa. Fatti che portarono ad un arresto. Ora un incubo molto simile sembra essere tornato, ma l'esperienza di “Strade sicure” al tempo, assicura Pettinari, aveva funzionato. “Ottenemmo due militari e un poliziotto e due militari e u carabiniere e nel quartiere la situazione si era tranquillizzata. Ce lo dicono i cittadini: i problemi legati all'emergenza sicurezza erano stati risolti. Purtroppo siamo dovuti arrivare a questo annuncio eclatante per farci ascoltare dalle istituzioni preposte alla sicurezza, ma anche dal sindaco. Ripeteremo questa iniziativa finché non ci sarà una risposta ferma e concreta”.

Secondo quanto riferito dal capogruppo comunale Massimiliano Pignoli (Udc) quello di lunedì sarebbe stato il primo posto fisso h24 nel quartiere Fontanelle e questa sarebbe stata la ragione per cui avrebbe deciso di annullare una ronda che aveva annunciato. Da parte sua la capogruppo Alessandrini (M5s) che all'appuntamento organizzato da Pettinari c'era, annuncia che per via Caduti per Servizio chiederanno un consiglio comunale straordinario così come fatto per piazza Santa Caterina ricordando che nel 2019, in piena campagna elettorale, invitarono nei quartieri periferici della città l'allora ministro alla Difesa Elisabetta Trenta proprio per chiedere l'attivazione del programma “Strade sicure”. “Il prefetto di allora disse che non c'era un'emergenza a Pescara. Ora vogliamo sapere se le condizioni sono cambiate visto quello che sta accadendo e lo chiederemo al sindaco in aula”.

La priorità resta comunque quella di garantire sicurezza nei quartieri più difficili con via Caduti per Servizio che in queste settimane sta vivendo un momento di particolare tensione visti i fatti di cronaca accaduti e i rischi corsi dai residenti rimasti bloccati nelle abitazioni quando il loro stabile è stato dato alle fiamme. Quello che conta per Pettinari, conclude, è che si proceda con iniziative “programmate e che devono rimanere nel tempo. Non sono per le operazioni a orologeria. Naturalmente rispetto il lavoro di tutti, ma vogliamo interventi concreti”.

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