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VIDEO | L'imprenditore Kihlgren pronto a ospitare nel suo terreno i cani "difficili" di via Raiale

La proposta è stata ufficializzata nel corso del consiglio comunale straordinario: gli altri potrebbero essere trasferiti in strutture più vicine e intanto 12 ospiti sono stati adottati. Resta lo scontro politico che si sposta su una nuova relazione con cui, di fatto, si mette una pietra tombale sulla possibilità di sistemare la struttura di Pescara: avanti con il nuovo canile

Sul fatto che il canile di via Raiale chiuderà nessun passo indietro tanto che una nuova relazione redatta da tre dirigenti del Comune finisce ancora una volta per essere oggetto di polemica, ma in al di là del dibattito politico, su quello pratico si aprono spiragli per i cani che si trovano nella struttura: quelli meno problematici potrebbero alla fine essere ospitati in strutture più vicine rispetto a quella di Civitella Casanova con cui comunque la convenzione, ma soprattutto quelli problematici e cioè i 20 tra pitbull e morsicatori, potrebbero trovare spazio nel terreno di Santa Teresa di Spoltore di proprietà di Daniele Kihlgren che voleva cedere per realizzare quel canile intercomunale il cui progetto è finito davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale).

Canili più vicini e il terreno di Kihlgren per i casi più “difficili”: le soluzioni per i quattro zampe di via Raiale

Un terreno rimasto alla fine privato dove vorrebbe realizzare dei box per consentire proprio ai volontari della Lega del Cane di cui ha chiesto l'aiuto, di continuare per loro quei percorsi di riabilitazione che li renderebbero si spera adottabili.

A confermarlo nel corso del consiglio comunale straordinario tenutosi il pomeriggio di martedì 21 novembre sono stati il sindaco Carlo Masci, lo stesso Kihlgren, la presidente della Lega del Cane Paola Canonico che con cautela parla di idea “embrionale” emersa solo ventiquattro ore fa e lo conferma anche il consigliere comunale del M5s Paolo Sola affermando che “pare che il sindaco stia iniziando a cedere sul trasferimento dei cani in strutture non troppo lontane. È un impegno che accogliamo come una buona notizia, ma chiaramente solo nel caso in cui ci sia qualcosa di formale a confermarlo”.

L'altra buona notizia che riferiscono sia Canonico che il sindaco è che 12 dovrebbero essere i cani già adottati dei 38 presenti in via Raiale con dunque 26 che rimarrebbero da sistemare e disponibilità, spiega Masci, è arrivata anche da Francavilla al Mare che ne prenderebbe cinque e dal canile di Chieti che pure è disposto a mettere a disposizione degli spazi. Altri come noto sono andati e andranno al Dog Village di Montesilvano. Insomma un allargamento anche fuori provincia in vista di realizzare il nuovo canile sempre a Spoltore dove nuovi terreni sono stati valutati in accordo con l'amministrazione guidata da Chiara Trulli e su cui dunque si intende procedere per portare lì quel progetto, sottolinea Khilgren, pensato da un etologo e dunque che mira a svuotarlo il canile perché tutti i cani che sarà chiamato a gestire possano alla fine essere adottati.

La relazione con cui si dice definitivamente “no” ai lavori in via Raiale e le polemiche

Sul fronte dello scontro politico la questione della decisione di non fare gli interventi a via Raiale rimane il punto su cui si continua a dibattere perché dalle opposizioni si continua a chiedere che si facciano quei lavori per avere l'autorizzazione sanitaria. Soluzione migliore anche per la Lega del Cane, ma che comunque se l'idea di Kihlgren prenderà corpo è pronta a mettere a disposizione i 18mila euro raccolti con la colletta condividendone le intenzioni con i cittadini che li hanno donati; mentre dalla maggioranza si ribadisce che interventi non se ne possono fare e che dunque sulla chiusura alternative non ce ne sono.

Uno scontro politico che ha visto tra i tanti l'intervento di Piero Giampietro (Pd) che ha riferito in aula dell'esito degli accessi agli atti condotto dall'esponente regionale Antonio Blasioli da cui sarebbe emerso che i controlli della Asl, a seguito dei quali la stessa ha disposto la chiusura della struttura di via Raiale, erano stati chiesti dall'assessore Di Nisio, e quello di Paolo Sola (M5s) in particolare, sulla nuova relazione di dieci pagine firmata da tre dirigenti comunali con cui si sostiene che il canile non possa essere in alcun modo sistemato. Questo perché dal 2020 parte dell'area P3-P4 del piano stralcio alluvioni e dunque ad alto rischio inondazione, ha riferito il sindaco ricordando i cani morti quando un alluvione ci furono, ma anche perché, ha invece denunciato Sola illustrando la relazione, quel canile di fatto oggi per il Comune nono esisterebbe affatto. Una relazione tecnica firmata da tre dirigenti che identificherebbe ancora la struttura come quella dell'ex custode del cementificio che sarebbe poi diventata il canile   per le iniziative portate avanti per le iniziative promosse dai volontari del canile, ma di fatto assente a livello urbanistico.

Di qui la richiesta di spiegare perché allora interventi dal 2013 ad oggi il Comune li ha finanziati con tanto di atti presenti sull'albo pretorio chiedendo dunque all'amministrazione di riferire se, in questo caso, quanto fatto sarebbe stato promosso in modo sostanzialmente illegale. Questioni cui hanno replicato due dei dirigenti, Silveri e Rossi. Il primo ha parlato di un documento che ha fatto emergere la “incompletezza” degli atti e “impossibilità di procedere agli interventi se non con un nuovo progetto di opera pubblica in contrasto però con piano stralcio difesa alluvioni e con il piano regolatore oltre al fatto che rientra nell'area golenale” per cui ci vorrebbe il genio civile per poter intervenire. Il secondo invece ha sottolineato che all'inizio l'area era in P1, minimo rischio, ma rientrando ora in P3-P4 il rischio è ben più alto.

Respinto, a differenza di quello della maggioranza che chiedeva soluzioni alternative e soprattutto iniziative atte a favorire l'adozione dei cani, l'ordine del giorno con cui la minoranza per voce di Sola chiedeva invece, proprio alla luce del fatto che il canile esiste per quegli interventi fatti negli anni, di procedere con gli interventi in via Raiale per far restare lì i cani, di avviare l'interlocuzione con la Asl per ottenere la proroga sui tempi di chiusura e anche di ritirare la convenzione fatta con “La Rupe” di Civitella.

Le reazioni all'apertura per far restare i cani più vicini rispetto alla soluzione di Civitella Casanova con c'è già la convenzione

Certo è che al di là dello scontro politico, sembra che quantomeno per i cani si vada verso una soluzione che potrebbe soddisfare più o meno tutti facendo restare i cani in zone più vicine rispetto a Civitella grazie agli altri canili che starebbero dando disponibilità e alla proposta di Khilgren che ancora una volta ha teso la mano per aiutare proprio per quei cani che non potrebbero andare in adozione almeno adesso. 

“Quello che possiamo dire è che con Masci c'è possibilità di sedersi e parlare”, afferma quindi Canonico ribadendo che così però non sarebbe con l'assessore alla Tutela del benessere animale Nicoletta Di Nisio. “Prendiamoci un momento di pausa per rasserenare gli animi e pensare al benessere animale”, aggiunge ribadendo ancora una volta che sistemare via Raiale a suo parere resti la migliore soluzione, ma che se così non fosse si pensi sempre per prima cosa ai suoi ospiti perché trovino quella sistemazione più agevole e vicina che sembra ora paventarsi.

Khilgren è conscio che quello che deve fare lo dovrà fare con fondi propri e non con il finanziamento da 600mila euro con cui si auspicava di realizzare nel suo terreno il nuovo canile che comunque spera sarà presto costruito nel terreno che si individuerà insieme a Spoltore. Il perché del tramonto di quel progetto continua a non spiegarselo, ma ha comunque deciso di dare il suo contributo nel momento di emergenza aprendo alla Lega e i suoi cani “difficili” nell'attesa che, seppur in un'altra area, quel progetto venga realizzato.

Soddisfatto anche il sindaco Masci anche del confronto che si è potuto avere in aula per spiegare ai cittadini quegli aspetti tecnici che spesso non si conoscono. Soddisfatto della disponibilità data da canili più vicini, dell'idea di Kihlgren, ma anche del contributo dato per le adozioni che, ribadisce, “sono state fino ad ora dodici. Per noi la priorità resta questa perché vogliamo che tutti i cani abbiano una famiglia”. Sullo scontro con le opposizioni che durante il dibattito hanno incalzato ancora una volta e su quella relazione e sulla delibera con cui si stanziavano i fondi per via Raiale rimasta inattuata, il sindaco ha quindi replicato che se ci sono impedimenti certificati lui non può fare nulla, perché “il sindaco si deve muovere anche all'interno della legalità”.

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