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Venerdì, 26 Aprile 2024

VIDEO | Area di risulta, la denuncia del centrosinistra: "Con il 'magheggio' dello stralcio il Comune regala la sede unica alla Regione"

Il palazzo "compare e scompare" dal progetto e non arriva al comitato regionale Via (Valutazione di incidenza ambientale) affermano evocando Volemort, il mago cattivo di Harry Potter: "Un precedente gravissimo cui si aggiunge il passaggio non fatto di un'area comunale all'ente che diventando variante non avrà neanche bisogno di Valutazione ambientale strategica (Vas)"

Un regalo fatto alla Regione senza che vi sia nessun atto formale di cessione del terreno e senza ottenere nulla in cambio, per un progetto che passa grazie ad una serie di “magheggi” che costituirebbero un pericoloso precedente. 

“Magheggi” compiuti “eludendo” alcuni passaggi a cominciare dallo stralcio dal documento presentato al comitato Via regionale (Valutazione di impatto ambientale) della parte del progetto che prevede la realizzazione della sede unica della Regione che, attraverso un altro escamotage rischia di far bypassare anche la Valutazione ambientale strategica (Vas) su cui tutti quelli che si oppongono al progetto attuale, a cominciare da Soa (Stazione ornitologica abruzzese) e Italia Nostra, sperano di vincere la complessa battaglia.

Tutto questo ci sarebbe dietro quanto sarà realizzato nell'area di risulta e quei “magheggi” denunciati oggi dai consiglieri comunali del centrosinistra e dal  consigliere regionale del Partito democratico Antonio Blasioli, si sarebbero palesati due giorni fa proprio davanti al comitato Via che ha approvato il progetto del centrodestra dove ad essere stralciati sarebbero stati i 10mila metri quadrati di terreno destinati ad ospitare la sede unica della Regione. Il comitato avrebbe dunque approvato il progetto senza l'edificio pubblico perché per il resto sostanzialmente identico al precedente. Un passaggio su cui ora Blasioli e i consiglieri comunali del Pd Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Stefania Catalano, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo e i consiglieri della lista Sclocco sindaco Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli, chiederanno chiarimenti al presidente nazionale del comitato Via promuovendo anche azioni parlamentari nel merito e, sottolinea Blasioli, portando avanti tutte le azioni possibili per capire se poteva o non poteva essere approvato quel progetto senza quei 10mila metri quadrati che sono proprio l'oggetto dello scontro.

Un palazzo che “appare e scompare” dalle carte, incalza il consigliere regionale per un giorno nelle vesti di Harry Potter e che sulla scrivania della stanza del Pd in Comune lo svela e lo camuffa usando la bacchetta del cattivo della saga: Voldemort. Una scelta scenografica per sottolineare la pericolosità, proseguono i consiglieri, dell'iter che si sta seguendo e che si potrebbe aggravare sostengono, grazie all'altro “magheggio” denunciato e cioè il passaggio di quell'area di risulta di proprietà comunale nelle mani della Regione tramite un accordo tra enti. Accordo che secondo quanto previsto dal Testo unico degli enti pubblici, precisa Blasioli, si realizzerebbe tramite una variante che non dovrà per questo essere sottoposta alla Valutazione ambientale strategica. 

Passaggi tecnici per denunciare, di fatto, che “oggi il consiglio comunale cede 10mila metri quadrati senza che l'ente regionale dia niente in cambio e senza che vi sia mai stato un passaggio in consiglio comunale, l'unico organo che potrebbe disciplinare il trasferimento di proprietà del Comune”.

Per il centrosinistra un vero e proprio piano di cementificazione di quell'area che si tradurrebbe in 60mila metri cubi di calcestruzzo necessari a realizzare un palazzo che andrebbe sì a sostituire gli edifici residenziali previsti inizialmente, ma con la differenza che questi, dice ancora il consigliere regionale, erano previsti su un'area di 4mila 800 metri quadrati a fronte dei 20mila che occuperà la Regione. Passaggio quest'ultimo su cui lancia un'ultima stoccata o se vogliamo un colpo di bacchetta, al sindaco Carlo Masci che sul tema avrebbe vissuto un momento di “dissociazione” laddove nel 2020 e nel 2021 aveva postato parlando di edifici di grande pregio e dicendo, prosegue, “che rappresentavano un fatto storico. Ma lì si parlava di un appalto di 170 milioni di euro a carico del privato e non un progetto da 15 milioni come si appresta a fare il sindaco di Pescara regalando lo spazio alla Regione”.

Un quadro dentro il quale gli esponenti del centrosinistra vedono una sola nota positiva e cioè proprio il fatto che lo stralcio dell'area che andrà all'ente regionale e dove sarà costruita la sede unica nel progetto presentato al comitato Via che lo ha dunque approvato “senza prenderlo in considerazione – dice ancora Blasioli – significa che tutte le nostre obiezioni per contrastare quella scelta vengono riconosciute”.

Resta il fatto che, conclude l'esponente dem, “eludere quei passaggi rappresenta un grave precedente per Pescara e già lo è per per tantissimi altri soggetti in Abruzzo che potranno presentarsi davanti al comitato Via stralciando parti influenti dei progetti”.

La vicenda dunque per loro non si chiude qui che ora chiarimenti li chiederanno agli organi nazionali e che invitano tutti i cittadini ad essere presenti il 12 dicembre al consiglio comunale straordinario che si terrà sul tema a Palazzo di Città che per un giorno si trasformerà in una sorta di Hogwarts dove uno degli incantesimi che sperano di lanciare è quello dell'ampia partecipazione popolare. “Sarà la prima occasione in cui si parlerà di un progetto in cui la città non ha potuto mettere bocca e questa è una vergogna – conclude il capogruppo comunale del Pd Giampietro -. Sarà aperto agli interventi di tutti perché parliamo di un'area che è forse la più importante in Abruzzo a livello urbanistico”. Resta da vedere se ci sarà qualcuno di reggere il ruolo del saggio Silente.

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