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Pontedera - Pescara 2-1: partita, tabellino e voti

Biancazzurri bocciati anche al Mannucci. Toscani avanti a fine primo tempo, nella ripresa il raddoppio e il gol dell'illusione di Rauti. Auteri sbaglia tutto: la panchina è a rischio

Addio promozione. Il Pescara cade anche a Pontedera (2-1) e continua la discesa verso gli inferi del centro classifica che porta al tortuoso cammino nei play-off di serie C. La squadra di Auteri, che adesso rischia seriamente l'esonero, perde in Toscana contro un avversario che non fa nulla di straordinario, ma dimostra di avere più gamba, cuore e organizzazione della blasonata avversaria, che invece vaga per il campo senza idee e senza cattiveria. A fine gara i tifosi chiamano i giocatori e il tecnico sotto il settore ospiti: parole grosse e clima teso. La crisi è scoppiata in tutta la sua gravità.

Pescara che oggi è settimo e non può più ambire a nulla che vada oltre il quarto posto. E' questa la realtà, a meno che non ci sia una rivoluzione, a brevissimo, tra panchina e organico.

Al 34’ sul cross di D’Ursi da sinistra, Caponi liscia il pallone, Ferrari è in agguato ma non può arrivarci. L’argentino ci prova al 35’ con una girata di sinistro da buona posizione che sfiora la traversa. Sempre il numero nove biancazzurro pericoloso nel finale di tempo con un colpo di testa, smanacciato in extremis da Angeletti. Passano da lui le migliori palle gol biancazzurre del primo tempo.

Il Pescara però è leggero, poco convinto, non sufficientemente dentro la partita. Ha dei black out ingiustificabili. La solita, insostenibile storia. Il Pontedera fa il suo senza mai perdere le distanze e senza lasciare spazi né al centro né sulle corsie esterne. Forte anche della profonda conoscenza del suo sintetico, ma è lo stesso campo su cui il Delfino vinse due mesi fa la sua seconda e ultima partita esterna di questa stagione. Quindi zero alibi. In pieno recupero, ecco la beffa: Magnaghi per Barba sulla destra, il cross basso dell’ex meteora biancazzurra verso il palo opposto è chirurgico per l’inserimento di Milani (2001, appena entrato dalla panchina) da sinistra: il piattone in corsa imparabile per Sorrentino. Padroni di casa al riposo con un pesantissimo gol di vantaggio.

Nella ripresa, dopo un guizzo di Cancellotti da destra per il solito Ferrari, poco fortunato nell’occasione, Auteri cambia la formazione con quattro cambi in pochi minuti e passa al 4-2-3-1, rispolverando dal cilindro anche Marilungo e Rauti. Sono esperimenti senza fondamento, totalmente incapaci di cambiare l’inerzia di un match in cui il Delfino sembra quasi spettatore non pagante.

Il Pontedera viaggia il velluto: palla da sinistra sul primo palo, sbuca Magnaghi in totale libertà e con un tocco d’esterno prima colpisce la traversa, poi ribadisce in porta con Sorrentino andato a terra. Il 2 a 0 dopo 23’ segna il de profundis biancazzurro.

I toscani, oltre a giocare con una fame che al Pescara manca totalmente, sembrano avere anche una gamba decisamente più brillante. Milani, autore del primo gol, alla mezzora brucia mezza squadra avversaria e con un tocco sotto sfiora l’incrocio dei pali e il terzo gol della serata.

Il Pescara deve affidarsi solo e soltanto a qualche invenzione di un singolo. Ci pensa Rauti, uno dei più giovani in campo per il Delfino (sarà un caso?), con un destro di potenza che schizza sul sintetico davanti al portiere avversario che non può far nulla. A poco più di dieci minuti dal termine, c’è ancora una fiammella di speranza. Prima del fischio finale, Ferrari meriterebbe miglior sorte sulla botta che si stampa sulla traversa e nega il pari ai biancazzurri.

PONTEDERA Angeletti 6,5; Shiba 6, Matteucci 6, Bakayoko 6,5; Perretta 6, Catanese 6,5, Caponi 6,5, Barba 6,5, Parodi 6 (dal 37’ p.t. Milani 7,5); Benedetti 6,5 (dal 40’ s.t. Mattioli s.v.); Magnaghi 7. A disposizione: Sposito, Nicoli, Santarelli, Bardini, Marianelli, D’Antonio, Benericetti, Regoli, De Ioannon, Di Bella. Allenatore: Maraia.

PESCARA Sorrentino 6; Cancellotti 6,5, Drudi 5, Ingrosso 5, Nzita 5 (dal 13’ s.t. Clemenza 5); Zappella 5 (dal 13’ s.t. Frascatore 5), Pompetti 6, Rizzo 5 (dal 40’ s.t. Diambo s.v.); De Marchi 5 (dal 21’ s.t. Marilungo 5), Ferrari 6,5, D’Ursi 5 (dal 21’ s.t. Rauti 6,5). A disposizione: Iacobucci, Radaelli, Illanes, Veroli, Rasi, Valdifiori, Chiarella. Allenatore: Auteri.

Arbitro: Delrio di Reggio Emilia 6.

Reti: 47’ p.t. Milani (Po), 23’ s.t. Magnaghi (Po), 33’ s.t. Rauti (Pe).

Note: ammoniti Ferrari (Pe), Matteucci (Po), Caponi (Po), Bakayoko (Po), Milani (Po). Recuperi 2’ p.t., 5’ s.t.

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