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Pescara-Salernitana ad alta tensione, la figlia di Grassadonia aggredita e picchiata a Salerno

La moglie dell'allenatore biancazzurro racconta su Facebook il bruttissimo episodio di cui è stata vittima la figlia: "Spintoni e calci affinché il papà capisca..."

La figlia di Gianluca Grassadonia, allenatore del Pescara, è stata aggredita con calci e spintoni a Salerno ieri, sabato 8 maggio, a due giorni dall'ultima partita del campionato di calcio di Serie B che vedrà domani i biancazzurri affrontare la Salernitana che, in caso di vittoria, potrà festeggiare il ritorno in Serie A.
A raccontare il grave fatto, che nulla a che vedere sia con il calcio che con il tifo sano, è la moglie di Grassadonia.

Annabella Castagna, dopo aver passato una settimana davvero pesante, ha deciso di raccontare tutto con un post su Facebook.

«Dopo cinque giorni di minacce e insulti dirette alla nostra famiglia, la follia consumatasi questa sera è intollerabile», racconta la consorte di Grassadonia, «nostra figlia, appena diciottenne, è stata minacciata e aggredita con spintoni e calci affinché il papà capisca.... Tutto questo per una partita di calcio. Ci auguriamo che questi criminali, ben lontani dall'essere tifosi, vengano identificati al più presto, anche perché questa è la prima volta in cui il bersaglio della violenza è stato un componente della nostra famiglia. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno mostrato solidarietà in queste ore così tristi e concitate, ma ci sembra chiaro, ora più che mai, che la nostra vita continuerà lontano da Salerno. Ci auguriamo che civiltà e rispetto possano divenire prerogativa di tutti».

Un episodio che di certo non c'entra con chi può definirsi vero tifoso, in questo caso si può parlare solo di criminali. 

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