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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Spoltore

Trulli sui municipi nella Nuova Pescara: "Non saranno poltronifici, ma presidi indispensabili per i cittadini"

Il sindaco di Spoltore interviene in merito alle polemiche sollevate sulla questione degli incarichi e dei municipi che saranno creati con la fusione per la Nuova Pescara

I municipi saranno fondamentali per la Nuova Pescara, per tutelare i cittadini di Spoltore e Montesilvano. A dirlo il sindaco di Spoltore Chiara Trulli, che commenta le polemiche di questi giorni relative ai possibili incarichi e alle strutture burocratiche che nasceranno con la fusione fra Pescara, Spoltore e Montesilvano che qualcuno ha definito "poltronifici".

"Nessuno vuole trasformare la Nuova Pescara in un alibi per creare nuove poltrone. Anzi, ciò che si vuole è costruire una macchina più efficiente, non certo più pesante. Dobbiamo rimettere al centro di questa fusione gli interessi della gente ed evitare che sia irrispettosa dei cittadini di Spoltore e Montesilvano. Quello che sta a cuore, all'amministrazione che rappresento e a me personalmente, è garantire la qualità attuale dei servizi e, progressivamente, migliorarla. Creare dei municipi e dare loro funzioni è l'unico modo per evitare che i cittadini restino disorientati, magari dimenticati da una macchina amministrativa che dovrà arrivare a fare i conti con un territorio quasi triplicato per estensione. Ecco perché è importante mantenere i municipi come articolazioni territoriali erogatrici di servizi, in grado di essere punti di riferimento per i cittadini.
 
Lo sanno benissimo i colleghi amministratori di Pescara, anche perché proprio dai consiglieri della loro maggioranza è arrivata in commissione statuto la proposta di dar vita ai nuovi municipi: sempre loro è l'idea di creare i 4 municipi e la ripartizione numerica dei consiglieri che dovranno rappresentarli (24 per i tre Municipi di Pescara e Montesilvano, 16 per quello di Spoltore). Non si capisce dunque perché adesso si voglia scaricare su Montesilvano e Spoltore la responsabilità di una scelta del tutto condivisa. "

La Trulli ribadisce che si tratta di presidi fondamentali, affinchè si riesca a governare la fusione ed evitare che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B, zone prive di vigilanza e rappresentanza, zone con servizi di qualità e altre in abbandono.

"La fusione deve essere piuttosto foriera di nuove opportunità: affinché questo accada non è opportuno azzerare la rappresentanza, va invece creata un’articolazione politica e istituzionale capace di dare risposte alla gente, senza proliferazione di ruoli ma garantendo attenzione alle singole realtà. Non valorizzare il lavoro della commissione statuto per strizzare l'occhio all'antipolitica, dopo due anni di lavoro sulla bozza, sarebbe una follia. Troviamo con ragionevolezza un punto d'incontro tra le posizioni e le esigenze di tutti i territori coinvolti. Solo così si porranno le basi per un processo di fusione realmente condiviso, che non sia vissuto da parte della minoranza come un’annessione, bensì come la costruzione di una grande comunità più forte e più coesa."

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