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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Faccendieri tra l'Abruzzo e Roma" per il project financing degli ospedali: le parole di Marsilio finiscono in procura

Ad avanzare agli uffici della presidenza del consiglio regionale la richiesta di trasmissione del suo intervento è stato il capogruppo di Abruzzo in Comune Sandro Mariani: il caso è scoppiato durante la discussione in aula sulla nuova rete ospedaliera. Un gesto compiuto specifica, per tutelare la sua immagine

Lo ha detto in aula “o va lei in procura o ci vado io” e alla fine il capogruppo regionale Sandro Mariani (Abruzzo Insieme) ha chiesto la trasmissione dell'intervento del presidente della Regione Marco Marsilio per tutelare la propria immagine. 

È il termine “faccendieri” utilizzato da Marsilio nel corso dell'intervento fatto al momento dell'approvazione della rete ospedaliera e con cui ha definito i personaggi che “giravano dall'Abruzzo a Roma per cercare le ditte interessate” al project financing sugli ospedali abruzzesi, ad essere finito nella bufera. Un termine usato ventilando il fatto che le nomine di alcuni direttori generali e amministrativi di quel periodo fossero state fatte per compiacere alcuni interessi particolari.

“Per quanto riguarda la giunta D'Alfonso – si legge in un'agenzia LaPresse -l'unico project financing istruito è quello ereditato dalla giunta di centrodestra a guida Chiodi che ha riguardato l'ospedale di Chieti e su questo ci sono stati ben due procedimenti penali che si sono conclusi con due richieste di archiviazione. Project financing ostacolato da precise posizioni politiche ed economiche. Nulla è dato sapere su eventuali accertamenti per le nomine 'ispirate' di direttori generali e amministrativi Asl dell'epoca. Di fatto, se ci fosse un'indagine in corso, la questione non potrebbe essere conosciuta perché soggetta a segreto istruttorio”.

Una seduta decisamente tesa quella che ha portato all'approvazione della nuova rete ospedaliera tra cartelli e persino una ghigliottina portata in aula simbolo per Marsilio, della “bassezza politica, culturale e morale” delle opposizioni che le critiche le ha rispedite al mittente. “Il tempo delle chiacchiere è finito” ha quindi detto arrivando a chiedere se la sua colpa fosse quella di aver portato i 388 milioni “che marcivano da 25 anni nelle casse dello Stato” in Abruzzo per la costruzione dei nuovi ospedali. Qui quelle parole sui “faccendieri” mal digerite da Mariani che nel suo intervento di replica ha parlato di un limite oltrepassato laddove allo scontro politico, anche forte, ha aggiunto: “non può infangare il nome della mia famiglia e della mia persona. O mi denuncia o mi autodenuncio così che possa dimostrare che non conosco nessun faccendiere. Queste cose mi infastidiscono e toccano la mia sensibilità e moralità. La prima volta che mi sono candidato a sindaco della mia città i miei genitori mi hanno chiesto solo una cosa, di fare in modo di non farli mai vergognare di me. Quindi lei queste cose non le può dire. In aula – ha concluso – ci scontriamo, ci offendiamo politicamente e è il bello è questo perché ce la passione, ma non deve andare oltre, ci sono dei confini”.

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