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Domenica, 24 Settembre 2023
Politica

Il centrosinistra sui test antidroga chiesti dal sindaco: "Offesa a centinaia di dipendenti perbene per difendere i suoi fedelissimi"

Nuovo attacco del centrosinistra al sindaco di Pescara, Carlo Masci, dopo la decisione di applicare il codice etico antidroga a tutti i dipendenti comunali

«La fragilità di una difesa dell’indifendibile oggi scade nel ridicolo e nell’offesa. Pur di difendere la posizione dei suoi fedelissimi, il sindaco Masci infanga centinaia di madri e padri di famiglia che lavorano al Comune di Pescara, annunciando di volerli sottoporli al test anti droga. Una vergogna senza precedenti, il sindaco chieda scusa immediatamente e si dimetta subito».
È quanto dicono i consiglieri comunali del Pd, Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo e delle liste civiche di centrosinistra Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli.

«Un annuncio senza pudore, senza ritegno e senza vergogna», aggiungono gli esponenti dell'opposizione, «per provare a nascondere la totale assenza di vigilanza da parte del sindaco e degli assessori sui comportamenti amministrativi del braccio destro di Masci, Fabrizio Trisi. Totale solidarietà ai tantissimi dipendenti perbene del Comune di Pescara, infangati da un sindaco diventato spregiudicato e disperato. Subito le dimissioni, nemmeno un giorno in più in questo clima. Meglio il commissario».

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