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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'assessore Martelli replica alle associazioni: "Piena inclusione dei ragazzi disabili per 'Lo sport non va in vacanza', leggano il bando"

Impossibile affermare, ribatte ad Angsa e Carrozzine Determinate, che gli istruttori non siano qualificati dato che la selezione si deve ancora fatta, nessun problema di accessibilità e niente limiti alla partecipazione per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico

Nessuna esclusione per i bambini e i ragazzi con disabilità, ma al contrario piena inclusione. L'assessore comunale allo sport Patrizia Martelli replica all'Angsa Abruzzo presieduta da Alessandra Portinari e quello dell'associazione Claudio Ferrante che hanno accusato amministrazione e Coni di non aver organizzato nel modo giusto i progetto “Lo sport non va in vacanza” laddove non sarebbero stati selezionati istruttori con specifiche competenze per gestire le diverse disabilità. Altra critica anche sulle verifiche delle strutture che ospiteranno i ragazzi diversamente abili, cosa su cui hanno chiesto chiarezza in merito alle verifiche se fatte.

Il progetto garantisce “spazi di espressione idonei e l’organizzazione di attività adatte e spesso personalizzate a seconda delle esigenze. Lo racconta l’esperienza, lo descrive il bando che evidentemente le due associazioni non hanno letto o hanno letto male – replica Martelli -. Sarebbe stata sufficiente una telefonata al Coni per avere tutti i chiarimenti necessari ed evitare polemiche che non fanno bene ad alcuno, specie ai nostri ragazzi, che devono poter vivere una tale esperienza con serenità e gioia, come si conviene a bambini dai 6 ai 14 anni”.

Gli istruttori

Sulla questione istruttori la Martelli si chiede se Ferrante abbia “la sfera di cristallo” dato che gli istruttori non sarebbero stati ancora selezionati rispetto alle candidature che si avranno attraverso specifico bando che scadrà i 9 maggio. Questo, aggiunge, “ameno che Ferrante non abbia la sfera di cristallo e non sia in grado di fornire, ora, i nomi e i cognomi. Come rintracciabile dagli atti del Coni e come ricordato in conferenza stampa dal Presidente Imbastaro, nei giorni scorsi il Coni ha pubblicato il bando per la ricerca del personale da utilizzare per lavorare con i mille bambini, e saranno selezionati solo diplomati Isef o laureati in scienze motorie e istruttori di primo livello per le federazioni sportive nazionali e discipline sportive associate, ovvero professionisti e docenti che sono già formati e abituati a lavorare con bambini diversamente abili”.

Le strutture e i programmi e la polemica sui posti limitati per i bambini con disturbo dello spettro autistico

“I ragazzi diversamente abili potranno svolgere tutte le attività ludico-sportive adatte alla propria disabilità, in perfetta integrazione e sinergia con gli altri ragazzi e quest’anno, per la prima volta, i bambini portatori di disabilità potranno iscriversi sia allo Stadio Adriatico, come avviene da vent’anni, e sia al complesso sportivo dei Gesuiti, due impianti che da sempre ospitano attività sportive per ragazzi diversamente abili, dunque è evidente che sono strutture accessibili a tutti”, afferma Martelli.

“Sulla specificità dettagliata delle attività che vengono organizzate a livello pratico dal Coni, e non certo dal Comune, siamo certi che il Coni stesso potrà fornire ogni spiegazione, anche se immagino che tali dettagli potranno essere organizzati solo al termine delle iscrizioni, ovvero quando sapremo l’esatto numero dei bambini diversamente abili effettivamente iscritto e quali sono le disabilità che dovremo fronteggiare”.

Quindi la replica all'Angsa: “per i bambini diversamente abili non c’è un limite numerico di partecipazione. Il limite di ‘10 posti riservati ai minori appartenenti a nuclei familiari che vivono un disagio sociale’, che cita il presidente Alessandra Portinari, si riferisce ai bambini e alle relative famiglie che hanno un disagio economico, come chiarito decine di volte, e che verranno segnalati direttamente dai servizi sociali del Comune proprio perché ‘già noti’ alle nostre strutture, ma bastava leggere il bando per verificarlo”.

“Dunque – conclude l'assessore comunale - stiano sereni i presidenti Ferrante e Portinari, non ci sarà alcuna discriminazione nei confronti dei portatori di disabilità e la Convenzione dell’Onu, così come tutte le normative italiane sul tema, le conosciamo bene, sia come governance politica che come struttura tecnica. Piuttosto invitiamo a usare meno malpancismo quando si parla di iniziative come ‘Lo sport non va in vacanza’ e a non trasformare in uno sterile ring di scontro con le Istituzioni quella che sarà solo una festa per mille dei nostri bambini e adolescenti”.

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