Pettinari (M5s) chiede alla Asl più attenzione per le donne in dolce attesa: "Nessuna priorità per loro al cup di Popoli"
Il vicepresidente del consiglio regionale riferisce del problema che riguarderebbe anche i disabili e sollevato ai referenti locali del Movimento proprio dalle donne incinte. Il suo auspicio è che la Asl si attivi subito e che dia risposte chiare anche sulle voci in merito alla possibile eliminazione del macchinario per la risonanza
Nessuna priorità per le donne incinte al cup di Popoli. A denunciarlo, riferendo delle tante segnalazioni che proprio dalle donne in dolce attesa avrebbero ricevuto gli attivisti del Movimento 5 Stelle, è il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari. In realtà, sottolinea, il problema si riscontrerebbe in diverse strutture sanitarie abruzzesi, ma l'ultima in ordine di tempo per la quale ci sono state lamentele è proprio quella della provincia di Pescara.
Il problema principale sarebbe quello di prenotare gli esami del sangue con le gestanti costrette a fare la fila anche per ore, sostiene Pettinari.
“Stessa problematica riguarderebbe le persone con disabilità poiché il totem per la richiesta del numero, attualmente nella sala cup, non permetterebbe di segnalare alcuna priorità. Tenendo conto che il nosocomio ha come bacino di utenza molte zone interne, è facile capire che quando un utente arriva al Centro unico di prenotazione, ha alle spalle già il viaggio per recarsi nella struttura”, sottolinea.
“Questa fastidiosa situazione, però, può essere risolta con facilità: basterebbe, come avviene in altri complessi ospedalieri e non solo, affiggere un cartello che indichi la precedenza preferenziale alle donne in stato di gravidanza e ai disabili per la prenotazione di esami e analisi. Mi auguro – prosegue Pettinari - che la Asl di Pescara si attivi subito in questo senso, avere cure delle persone che, per qualunque motivo, vivono un momento di fragilità è un importante segnale di civiltà”.
L'occasione per lui anche per chiedere risposte in merito alle “voci allarmanti sulla volontà di eliminare il macchinario della Risonanza magnetica dall’ospedale popolese e conseguentemente i servizi ad essa legati. Mi auguro – conclude il vicepresidente - che si tratti di voci di corridoio senza reale fondamento, perché in caso contrario faremo una dura battaglia per evitare che questo accada”.
