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Patentino obbligatorio per chi possiede cani di complessa gestione: la proposta arriva anche a Pescara

A portarla nella commissione Tutela benessere animali è stata l'associazione "L'altra parta del guinzaglio" che chiede una modifica al regolamento comunale perché si introduca una "Save list" di cani potenzialmente pericolosi se non gestiti nel modo corretto ai cui padroni, proprio per garantire il loro benessere e l'incolumità degli altri, verrà chiesto di conseguire il patentino

Una “Save list” di cani per i quali si chiede l'introduzione di un patentino obbligatorio per la loro detenzione. Ad avanzare la proposta di stilarla e dunque di far sì che chi ne ha uno abbia il titolo per farlo e dunque sia in grado di gestirlo, è l'associazione "L'altra parte del guinzaglio" che la proposta di modifica al regolamento comunale per la Tutela del benessere animale l'ha presentata nella commissione Politiche sociali e della salute del Comune di Pescara.

L'obiettivo, spiega l'associazione presente all'incontro con il segretario Marilena Mariani e il tesoriere Simona Mascolo, è quello di trovare un equilibrio tra benessere animale e tutela dell'incolumità pubblica perché troppo spesso ci si ritrova a raccontare di aggressioni ad altri animali o persone a volte anche con drammatiche conseguenze come avvenuto nelle settimane scorse a Montesilvano dove un pitbull a quanto pare mal custodito, ha aggredito e ucciso un meticcio ferendo la padrona al volto e facendo finire in ospedale un'altra donna.

Tra i vari punti discussi in commissione, tra cui centralità della figura del veterinario per incentivare il rispetto delle regole, severo inasprimento delle sanzioni, quello su cui si è concentrata maggiormente l'attenzione è stata la proposta di inserire la necessità di ottenere un patentino obbligatorio per la detenzione dei cani impegnativi appartenenti alla “Save list”, ovvero la lista di cani che per caratteristiche morfologiche e di memoria di razza presentano un elevato grado di pericolosità quando gestiti nel modo sbagliato e che vanno incontro a notevoli sofferenze quando i proprietari non prendono in considerazione e non soddisfano i loro bisogni fondamentali.

“Garantendo con una norma che questi cani vadano a finire nelle mani giuste – rimarca quindi l'associazione -, ovvero nelle mani di chi si impegna ad acquisire e certificare le competenze necessarie, si potrà compiere un notevole passo avanti nella tutela del benessere animale e dell’incolumità pubblica”.

Un grazie lo rivolge quindi alla presidente della Commissione Maria Luigia Montopolino “e a tutti i consiglieri che hanno partecipato a questa seduta ricca di riflessioni: è sempre più evidente che non può esserci tutela della salute dell'uomo senza tutela del benessere degli animali”.

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