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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Città sant'angelo

L'opposizione di Città Sant'Angelo attacca il sindaco Perazzetti: "La candidatura in Senato una fuga dalle responsabilità?"

I consiglieri del Partito Democratico e di "Insieme per Città Sant'Angelo" intervengono sulla candidatura in Senato del primo cittadino e sullo scontro con il consigliere Lucio D'Anteo

Duro attacco al sindaco di Città Sant'Angelo Matteo Perazzetti da parte dei consiglieri del Partito Democratico e della lista "Insieme per Città Sant'Angelo" Antonio Melchiorre, Patrizia Longoverde, Catia Ciavatella e Mauro Patrizii in merito alla decisione del primo cittadino di candidarsi al Senato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre con il suo partito, Fratelli d'Italia. I consiglieri si chiedono quali benefici possa portare una sua eventuale elezione in parlamento per la città angolana:

"Visto che non è stato in grado di rappresentare Città Sant’Angelo nella sola Provincia di Pescara, figuriamoci in Parlamento e chi potrebbe rappresentare se non altro solo gli interessi di Fratelli d'Italia?
Per rivestire il ruolo di senatore della Repubblica, oltre all’età minima dei 40 anni, ci vogliono particolari competenze e capacità amministrativa e una coerenza politica e morale di un certo spessore. Sino ad ora però, nella sua veste di primo cittadino, l’intera cittadinanza ha potuto constatare tanta smania di protagonismo, autoreferenzialismo e molta incoerenza e questa sua candidatura però è sintomo di menefreghismo perchè candidarsi in Senato, a prescindere dall’appartenenza politica, quando la propria maggioranza è risicata è da considerarsi una vera fuga dalle proprie responsabilità.

A questo bisogna aggiungere una caduta di stile a causa dell’ego spropositato del nostro candidato senatore: il 12 agosto scorso è sono stati approvati in giunta i criteri e le modalità per la concessione degli spazi comunali per i comizi elettorali. Forse la foga della campagna elettorale, come mai tutta questa corsa per regolamentare gli spazi comunali? Visto che il sindaco era già a conoscenza della sua imminente candidatura, non sarebbe stato opportuno coinvolgere il consiglio, sia per competenza che per correttezza istituzionale, per normare gli spazi? Non è una sola
questione di regolamenti comunale ma di etica pubblica!"

I consiglieri proseguono parlando di un cambiamento promesso e mai arrivato per Città Sant'Angelo, tornando sulla polemica e scontro a distanza avvenuto proprio fra Perazzetti e il consigliere Lucio D'Anteo, per una presunta ineleggibilità e incompatibilità di due consiglieri dell'attuale maggioranza:

"Visto che queste accuse non sono state respinte con chiarezza al mittente, provvederemo come noi come gruppo consiliare ad approfondire e fare luce sulla questione in tutte le sedi opportune la veridicità delle accuse, che se confermate potrebbero provocare un terremoto sulla legittimità dell’attuale consiglio comunale. In teoria spetterebbe allo stesso Perazzetti sia come sindaco che, come candidato ad un’una, alta carica pubblica molto importante chiarire i fatti con assoluta trasparenza.

Infine, auspichiamo almeno una campagna elettorale che rispetti la storia, la cultura, le tradizioni e i valori fondanti la comunità angolana di tolleranza, libertà e solidarietà e che non trasformi Città Sant’Angelo in un feudo di Fdi e di tutta la destra sovranista. Viste però le scelte fatte sul biodigestore, il trasporto pubblico scolastico e la linea dettata da Roma da Giorgia Meloni, il futuro non è dei migliori!"

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