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La richiesta di Sola (M5s): "Usare i fondi stanziati per le adozioni in una campagna di sterilizzazioni"

Il consigliere comuanale del Movimento 5 Stelle, Paolo Sola, torna sulla chiusura del canile di via Raiale a Pescara

«Reinvestire i fondi stanziati per le adozioni in una campagna di sterlizzazione».
È quanto chiede il consigliere comunale Paolo Sola del Movimento 5 Stelle con una mozione che sarà discussa nel consiglio comunale di lunedì 29 gennaio.

Sola torna così a riaccendere i riflettori sulla chiusura del canile di via Raiale a Pescara.

«Sono stati tanti gli aspetti discutibili di questa storia e di come è stata gestita malamente dall'amministrazione Masci», commenta Sola, «e tra questi sicuramente quello di stanziare un contributo di 1.100 euro per ogni cane adottato, pensando che questo potesse agevolare lo svuotamento del canile e consentire più facilmente agli animali di trovare sistemazione in casa piuttosto che essere deportati in strutture lontane e inadeguate. Destino al quale la scelta politica della chiusura li avrebbe condannati se non fosse stato per l'impegno della Lega del Cane e la straordinaria solidarietà di cittadini pescaresi e non, che hanno dato una grande risposta anche alla giunta Masci, adottando la maggior parte degli ospiti del canile senza chiedere alcun contributo pubblico, dimostrando che alla base della scelta di adottare ci sono sempre e solo ragioni di cuore e non certo d'interesse economico».

Il riferimento è al fatto che, a fronte di decine di adottanti, alla data ultima fissata per la richiesta di contributo solo una sia stata quella pervenuta al Comune. «Questo, quindi, rispetto alla somma stanziata ha prodotto evidentemente delle economie», aggiunge Sola, «che oggi potrebbero essere reinvestite subito nelle attività al momento più incombenti in tema di tutela animale, prima fra tutte una campagna di sterilizzazione rivolta a cani e gatti di nuclei familiari con Isee basso e, soprattutto, alla popolazione di tutte le colonie feline presenti sul territorio». La proposta andrebbe, di fatto, a rispondere a una delle esigenze da sempre maggiormente segnalate dalle associazioni animaliste, oltre a chiedere anche la creazione di un punto di appoggio strategico per favorire questi interventi, con la riconversione della struttura che rimane in via Raiale (l'alloggio del custode dell'ex inceneritore) in un centro temporaneo di degenza post-sterilizzazione dove far transitare i gatti prima del loro reinserimento nelle colonie. «Questo spazio potrebbe essere affidato alla gestione, anche sperimentale, di associazioni del territorio», conclude Sola, «un modo per restituire dignità al lavoro e all'impegno di centinaia di volontari, costantemente mortificati dalle scelte di questa amministrazione di centrodestra che, in cinque anni di governo della città, rispetto ai temi del mondo animale non ha mostrato altro che disinteresse e superficialità».

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