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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

In otto punti Pettinari (M5s) sintetizza il "fallimento del centrodestra: tanta propaganda, ma nessuna risposta ai cittadini"

Dal tema sicurezza, alla viabilità con viale Marconi simbolo della cattiva amministrazione e fino al parco di via della Fornace Bizzarri e la sporcizia: la città sarebbe fuori controllo e a dirlo, afferma il vicepresidente del consiglio regionale, sarebbero proprio i cittadini

In otto punti il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) sintetizza quella che per lui è la dimostrazione del fallimento della giunta Masci che ai cittadini, sostiene, non solo non avrebbe dato risposte, ma aumentato i problemi che interessano tutti gli aspetti della loro vita quotidiana: dalla sicurezza alla viabilità.

È tornato in piazza Salotto, cuore di Pescara, per tornare ad attaccare l'amministrazione a nome di quei cittadini che a lui, riferisce, si rivolgono per denunciare tutto quello che non va. Se da una parte c'è la critica, dall'altra c'è anche la proposta che, continua Pettinari, deve far rifiorire la città e deve essere fatta di cultura, commercio e, appunto, sicurezza. Per il vicepresidente quella che esce dalle voci dei cittadini è “una fotografia inaccettabile: i grandi annunci dell’amministrazione Comunale si scontrano con la realtà quotidiana dei pescaresi”, chiosa parlando in sostanza di promesse non mantenute

Le buche e la segnaletica orizzontale

Il primo punto su cui torna a insistere Pettinari è il problema “buche” sulle strade cittadine e che sono un pericolo per tutti: ciclisti, automobilisti e pedoni. “Anche su questo fronte il sindaco che ama la propaganda: aveva promesso grandi investimenti e soluzioni, ma delle circa 600 strade presenti nel territorio comunale pochissime sono state oggetto di interventi. E a dirla tutta dei pochi interventi eseguiti troppi si sono rivelati inefficaci poiché i crateri si sono riformati in pochissimo tempo”, sostiene il vicepresidente. “Le buche creano disagi, ma anche la segnaletica orizzontale consumata e poco visibile genera enormi disagi e potenziali rischi – precisa -: le strisce pedonali per l’attraversamento spesso non sono percepibili, così come le segnaletiche orizzontali di 'Stop' e 'Precedenza' in alcune zone pressoché invisibili a causa dell’usura”.

Una città sporca e lo scarso controllo dei parchi

Il secondo tema riguarda la gestione del decoro della città con questo che sarebbe assente sia in centro che nelle periferie tanto che alcune strade sarebbero persino maleodoranti. “I cestini sono pochi e sempre troppo pieni. Purtroppo le deiezioni dei cani sporcano alcune aiuole e parchi, senza che nessuno controlli i padroni distratti o intervenga per pulire – afferma Pettinari -. Ci sono strade nei pressi di Pescara nord, ma non solo, che sono piene di cartacce, rami secchi accantonati sul lato della strada, bicchieri e bottiglie, anche di alcolici, lasciate sui muretti o sulle panchine”.

“Molti parchi sono fuori controllo, in alcune periferie sono completamente abbandonati, ma anche nelle zone centrali troppo spesso sporcizia e bivacchi rendono difficile la fruizione del parco a bambini e famiglie. Quello dei bivacchi è un problema molto sentito in alcune zone della città da residenti e commercianti. Maggiormente nel pieno centro e nei pressi della stazione. E' bene sottolineare che la polizia locale è dotata di uno speciale Gruppo antidegrado che ha l’onere di attivarsi per allontanare le persone che bivaccano e, qualora riscontrino un disagio sociale – sottolinea -, dovrebbero intervenire per attivarsi presso le strutture opportune all’accoglienza”.

Il “caso” dell'asilo di via della Fornace Bizzarri

Anche su quello che continua ad essere un tema caldo in città torna ad intervenire il vicepresidente del consiglio regionale. “Se alcuni parchi della città presentano un’immagine di degrado e sono completamente abbandonati dall’amministrazione, quelli che funzionano e sono tenuti come fiori all’occhiello dai residenti e dai cittadini, come quello in via della Fornace Bizarri, vengono demoliti dal centrodestra per costruire un asilo che potrebbe essere tranquillamente situato in altre parti della città. Perché il Comune si ostina a realizzare proprio lì una struttura, demolendo un parco curato da circa 20 anni dai cittadini? Levano giochi ai bambini e così facendo levano le basi a una comunità. Sono state fatte molte proposte alternative – contiuna -, ma il sindaco non ha voluto ascoltare nessuno”.

Il “caso” di viale Marconi

Questo per Pettinari il simbolo del “più totale fallimento di questa amministrazione”. Nel ricordare che il progetto era della precedente amministrazione del centrosinistra, ma che a realizzarlo con alcune modifiche è stato poi il centrodestra, il vicepresidente sostiene come i lavori fatti abbiano reso “una delle principali strade del commercio una zona morta. I commercianti sono disperati e molti di loro che hanno chiesto aiuto sono stati inascoltati. Viale Marconi non è certo una via di passeggio, quindi questi negozi hanno perso la clientela in nome del miglioramento della viabilità che non è mai arrivato”.

“Gli automobilisti troppo spesso si trovano coinvolti in incidenti per la confusione generata dalla promiscuità di corsie bus e vetture, che si intersecano con le rotatorie. Sono dovuti ricorrere all’utilizzo forzato di semafori nei pressi delle rotatorie, che avrebbero come fine proprio quello di eliminare gli incroci a semaforo. Nonostante ciò – incalza - gli incidenti continuano a verificarsi perché è tutto troppo caotico. In sintesi gli interventi su viale Marconi hanno scontentato davvero tutti. Eppure nella sua arroganza istituzionale questa amministrazione, continua nell’errore”.

La riqualificazione promessa e non fatta dell'Ex Fea

Del tema IlPescara è tornato ad occuparsi di recente e proprio l'Ex Fea entra tra gli otto punti che per Pettinari dimostrano il non fatto del centrodestra. “Un’area completamente abbandonata che deve essere riportata al servizio della comunità. Si trova nel cuore della riviera pescarese e in pieno centro”, sottolinea ricordando che “tutta l’area era interessata da progetti molto belli, tra cui anche un polo museale”.

“È stata poi evidenziata la necessità di attuare delle operazioni di bonifica per alcuni materiali all’interno del sito, ma il lassismo di Regione e Comune ha generato una situazione di stallo con il risultato di avere un complesso abbandonato e decadente, in uno dei posti più frequentati dai pescaresi, soprattutto in estate con la riviera nel suo splendore. È importante che ci si attivi immediatamente per risolvere una situazione che si trascina da troppo tempo e sulla quale tutti hanno fatto chiacchiere ma nessuno ha risolto nulla”.

Gli allagamenti sulla riviera sud

Altro tema quello sull'utilizzo dell'impianto di irrigazione della rivera sud che, denuncia, “sembra essere stato danneggiato da accessi non autorizzati presso alcuni stabilimenti. Questo sta generando delle perdite che producono allagamenti che rendono pericolosa la strada e il transito delle autovetture”.

L'aeroporto ridotto a una “scatola vuota”

È uno dei temi più attuali quello dell'aeroporto è al settimo punto dell'agenda del quel che non va redatta da Pettinari c'è proprio lo scalo che nelle ultime settimane ha perso diversi voli. “L’aeroporto sta diventato una scatola vuota – afferma -. Il centrodestra, in ogni grado istituzionale, è stato incapace di gestire lo scalo più importante della regione, che dovrebbe essere la porta di accesso alle bellezze dell’Abruzzo e anche della nostra Pescara”.

“I voli strategici per manager e lavoratori sono stati eliminati, come anche sono stati ridotti quelli per, e verso, molte località turistiche. Stanno isolando la nostra città e hanno anche il coraggio di parlare di città europea”, dichiara replicando alle dichiarazioni fatte dai vertici regionali.

La mancanza di sicurezza

Anche in questo caso il problema riguarderebbe tutta la città: centro e periferie. Altro “grande fallimento” per quello che è uno dei temi centrali del centrodestra, la sicurezza appunto.

“Le periferie bruciano e non solo in senso metaforico: dai roghi di Fontanelle che stanno preoccupando residenti e cittadini della zona, allo spaccio frammentato a Rancitelli dopo l’inutile abbattimento del Ferro di Cavallo”, torna a dire Pettinari.

“Ma anche il centro è preso d’assalto. Particolarmente nella zona che va da via Quarto dei Mille a via De Amicis, piazza Santa Caterina fino a via Silvio Pellico, l’area di risulta, i portici di piazza Salotto e il parco Florida. Un tratto di strada in cui spesso si incontrano persone in palese stato di alterazione, che trascorrono il proprio tempo importunando esercenti e avventori dei negozi, i quali subiscono così ulteriori danni pur essendo già in piena emergenza economica”.

“I commercianti e i residenti sono esausti e questa amministrazione comunale non è stata capace di dare nessuna risposta a chi ha chiesto aiuto”, continua con al fianco alcuni di quei cittadini che si sono rivolti a lui per denunciare la situazione. L'occasione per lui per ribadire le richieste già avanzate e cioè di avere “postazioni fisse di polizia h 24 e che la città sia inserita nell’operazione 'Strade Sicure' per permettere all’esercito di intervenire in ausilio della polizia locale, ma anche in questo caso il centrodestra è sordo alle reali esigenze della cittadinanza.

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