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La denuncia di Blasioli (Pd): "Altro scippo per Pescara, Arta intende delocalizzare un’intera sezione a Chieti"

Il consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli, denuncia che il capoluogo adriatico potrebbe perdere la sezione “Servizi Territoriali, Centro di riferimento per gli Agenti Fisici, Emergenze ambientali, Determinazioni in campo, Qualità dell’Aria”

«La provincia di Pescara rischia di perdere un’intera sezione dell’Arta, quella denominata “Servizi Territoriali, Centro di riferimento per gli Agenti Fisici, Emergenze ambientali, Determinazioni in campo, Qualità dell’Aria”».
È quanto segnala il consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli.

L'esponente democratico aggiunge: «Lo scorso 27 ottobre, infatti, il direttore dell’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, Maurizio Dionisio, ha comunicato ai sindacati la volontà di trasferirla presso la sede di Chieti. Il dislocamento contrasta con le dichiarazioni dell’assessore Campitelli, che nel rispondere alla mia interpellanza numero 268 del 17 novemnbre 2021 incentrata sulla riorganizzazione complessiva dell’agenzia, aveva affermato e poi ribadito come non ci fosse alcuna intenzione di trasferire il personale della sede pescarese di Arta. A distanza di mesi da quelle rassicurazioni, apprendiamo dunque della volontà di spostare non singole unità di personale ma un’intera sezione presso il Distretto Provinciale teatino. Una decisione che rischia di provocare il depauperamento del Distretto pescarese, che si ritroverebbe a essere l’unica struttura complessa su base provinciale ad avere meno di tre servizi incardinati, determinando un grave squilibrio fra le province».

Così prosegue Blasioli: «Una scelta ancora più incomprensibile se si pensa che la sezione in questione si occupa prevalentemente di attività di controllo in relazione all’inquinamento acustico e da campi elettromagnetici. Problematiche che affliggono in particolar modo il litorale, come testimoniano i numerosi esposti presentati dai cittadini e i molteplici interventi di monitoraggio programmati dall’Arta in accordo col Comune di Pescara, che rischiano di essere differiti e ridimensionati in caso di delocalizzazione presso altra sede. Interventi che fra l’altro, nell’ottica dell’istituzione della “Nuova Pescara” e quindi della fusione tra i tre comuni interessati, sono destinati ad aumentare di numero e a diventare sempre più necessari. Dietro l’apparente esigenza di razionalizzazione, ci sembra di intravedere una chiara volontà politica, un disegno però che cozza con le rassicurazioni fornite tempo fa dall’Assessore Campitelli. Mi auguro che, al di là dei colori e delle appartenenze politiche, anche il sindaco Masci e i consiglieri regionali della nostra provincia vogliano mobilitarsi a tutela della città, al fine di bloccare questo progetto e scongiurare questo ennesimo grave scippo per la comunità pescarese».

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