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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

D'Amico (Patto per l'Abruzzo) sulla riunione del G7: "Abruzzesi presi in giro, nostre priorità sono altre"

Luciano D’Amico, candidato alla presidenza della giunta regionale per il Patto per l’Abruzzo, commenta l'annuncio dato dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani

«Con tutto il rispetto per l’importanza e le modalità di svolgimento del G7, che i vertici del governo e della Regione presentino come un evento epocale, un'occasione di rilancio, che un suo pezzettino, una riunione, si svolgerà a Pescara, è sconfortante. Dà il segno della considerazione nutrita verso il nostro Abruzzo da chi svolge incarichi di governo a livello nazionale e regionale: le abruzzesi e gli abruzzesi non devono essere presi in giro in questo modo, devono essere messe e messi nelle condizioni di essere protagonisti dello sviluppo».
A parlare è Luciano D’Amico, candidato alla presidenza della giunta regionale per il Patto per l’Abruzzo.

 D’Amico aggiunge: «Il rispetto e la considerazione si mostrano tenendo conto delle nostre esigenze, assicurando le necessarie condizioni di competitività per un territorio sempre più ai margini. Altro che una delle riunioni del G7: non basta certo a compensare i molteplici fondi sottratti alle infrastrutture (dall’alta velocità adriatica alla ferrovia Roma – Pescara), i cantieri infiniti sull’autostrada A14, un aeroporto che perde terreno rispetto a competitor teoricamente meno attrezzati. Solo per citare alcune questioni su cui, riteniamo, l’interlocuzione tra governo regionale e nazionale dovrebbe produrre ben altri frutti. Le nostre priorità sono queste, sono gli interessi dell’Abruzzo ben diversi dall’ottenimento di una riunione del G7: a che serve, cosa produce se le infrastrutture rimangono vecchie, l’isolamento si aggrava, le opportunità di questa fase di investimenti pubblici vengono costantemente perse? In un quadro per di più aggravato dall’eventuale approvazione di una riforma sulla cosiddetta autonomia differenziata che significherebbe un peggioramento di servizi come la sanità e l’istruzione nel Mezzogiorno, Abruzzo compreso, la prima già interessata dai tagli, la seconda dal dimensionamento scolastico, che va a impattare specialmente sugli istituti delle zone interne e montane, una larga parte del territorio della nostra regione».

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