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Domenica, 28 Aprile 2024
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Dalla mancanza del wi-fi ai problemi organizzativi e strutturali, Pettinari (M5s): "La biblioteca provinciale in stato di abbandono"

Il vicepresidente del consiglio regionale scrive ai vertici dell'ente per chiedere interventi su quelli che sono presidi di cultura, sottolinea, lamentando le carenze che si registrano soprattutto nella biblioteca d'Annunzio

Niente wi-fi, servizi igienici mal funzionanti, nessuna presenza digitale, scarso personale e problemi infrastrutturali nella biblioteca Gabriele d'Annunzio di Pescara e in altre biblioteche abruzzesi. A denunciarlo raccogliendo le lamentele soprattutto degli studenti, è il vicepresidente del consiglio regionale Domenico Pettinari (M5s) che ha inviato una lettera formale alla Ragione per chiedere un intervento immediato.

Quella di Pescara, sottolinea, è “una biblioteca che per anni ha rappresentato il cuore dello studio e dell’informazione per pescaresi di tutte le età. Eppure il maggior numero dei disservizi segnalati dall’utenza riguardano proprio questa biblioteca inserita all’interno dell’edificio della Provincia di Pescara. La rete wi-fi non risulta più fruibile, nonostante ne risulti attivata la predisposizione. Inutile sottolineare quanto questo servizio sia importante in uno spazio pubblico, anche alla luce del fatto che il servizio in precedenza era erogato e i frequentatori della biblioteca ne potevano fruire. Si è appreso inoltre – spiega Pettinari -, che la rete wi-fi risulta presente negli uffici della Provincia, ma essendo criptato non è utilizzabile, per cui necessiterebbe della stipula di una convenzione tra gli enti, affinché anche gli utenti della biblioteca possano tornare ad utilizzarla”.

A rendere ancor più grave la questione è il fatto che nella biblioteca, spiega ancora il vicepresidente, ci sono cinque computer funzionanti e in parte donati dai privati, che non possono però essere utilizzati per viaggiare in rete. Un problema che a Pescara si riscontrerebbe anche nella biblioteca F. Di Giampaolo che si trova sulla Tiburtina. “In entrambe ci riferiscono la ridotta disponibilità di prese per la corrente elettrica di cui soltanto pochissime postazioni di lettura sono fornite, e pertanto, si chiede di provvedere a un ampliamento della dotazione delle stesse”.

Tra i problemi riguardanti la biblioteca d'Annunzio anche gli orari, riferisce. Gli studenti vorrebbero maggiore disponibilità dato che oggi è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17.30. Anche dal punto di vista organizzativo ci sarebbero carenze come il fatto che non vi siano eventi e gruppi di lettura. Poche, denuncia ancora, anche le presentazioni di libri che vi si svolgono.

“L’anacronistica situazione in cui versa la biblioteca si evince anche dall’assenza di pagine social”, chiosa Pettinari. “La d’Annunzio, infatti, aderisce soltanto alla pagina social Facebook Bia (Biblioteche in Abruzzo). In questo modo si taglia fuori una amplissima fetta di popolazione giovane e, soprattutto in questo momento storico, sappiamo quanto sia importante raggiungere i giovani e giovanissimi che probabilmente ignorano l’esistenza di una infrastruttura della cultura che potrebbe, in qualità di agenzia sociale, annodare i fili di una variegata comunità e metterli in comunicazione tra loro”.

Altro tema anche quello del personale. Diciotto quelle che ci lavoravano vent'anni fa, riferisce ancora il vicepresidente: oggi ne restano tre addetti al front-office e questo anche per i pensionamenti e il blocco assunzioni che c'è stato. Stessa carenza che si registra, continuna, anche nella biblioteca Di Giampalo. Il fatto che siano chiuse entrambe il venerdì pomeriggio e il sabato tra l'altro, “priva gli studenti e i cittadini di spazi studio importanti”.

Se questi sono i problemi organizzativi, carenze ci sarebbero anche dal punto di vista infrastrutturale nella biblioteca provinciale a cominciare dai servizi igienici. “Per anni il bagno maschile è stato gravato da uno scarico notevolmente difettoso e solo di recente sono intervenuti degli operai, con il risultato che il bagno è stato dichiarato 'inagibile' e quindi chiuso con fuoriuscita talvolta di cattivo odore nell’attigua sala ove è localizzato un distributore di snack e bevande. Inoltre il flusso idrico dei rubinetti, nonostante i recenti lavori di posa in opera di un nuovo lavabo, risulta spesso insufficiente anche per un semplice lavaggio delle mani. E' utile ricordare che le prescrizioni di igiene personale impongono di non veicolare infezioni trasmissibili per contatto interumano, come ampiamente sperimentato nella pandemia da covid-19”, sottolinea Pettinari.

“Quello che forse non è chiaro a chi ci governa è che per molti cittadini le biblioteche sono l’unico luogo dove l’informazione, la lettura di un quotidiano, di un settimanale, di un libro sono disponibili gratuitamente”, aggiunge spiegando il perché della lettera inviata alla Regione perché riferisca quali azioni intende intraprendere per rendere efficienti e pienamente fruibili le biblioteche.

“La biblioteca pubblica al tempo di Google dovrebbe essere più digitale, essere presente sui social network. Inoltre, la biblioteca 'G. d’Annunzio quale edificio storico, che risale al 1929, va salvaguardata e conservata con una manutenzione costante e competente, a difesa del patrimonio storico-architettonico della nostra Regione. In essa sono presenti mobilio, codici e testi di grande pregio culturale nonché di valore economico, probabilmente inestimabile”, conclude Pettinari.

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