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Bocciata la mozione del M5s per il garante della comunità Lgbtq+: "Indifferenza del centrodestra sui diritti civili"

I consiglieri pentastellati Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola commentano la bocciatura da parte dell'assise comunale dell'istituzione del garante per la comunità Lgbtq+

Bocciata dal centrodestra comunale la mozione per l'istituzione del garante per i diritti della comunità Lgbtq+. Lo hanno fatto sapere i consiglieri comunali del M5s Paolo Sola, Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo. Fdl, Lega e Fi hanno espresso voto contrario alla proposta che chiedeva l’istituzione di un servizio per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere con un lungo dibattito durante la seduta del consiglio comunale da parte di tutte le forze politiche presenti. Sola ha dichiarato:

“Ogni qualvolta si parla di diritti civili  bisognerebbe avere la sensibilità e l’onestà intellettuale di guardare le cose con distacco, perché non si parla di politica ma della vita delle persone. Con il suo voto contrario il centrodestra pescarese invece dimostra ancora una volta il più totale disinteresse verso questo tema, negando che ci sia un profondo problema culturale in merito e che, ancora oggi, in Italia sopravvivono ostacoli e condizionamenti che incidono sulle condizioni di esercizio dei propri diritti da parte della comunità Lgbtq+. Che lo si voglia ammettere o meno nel nostro Paese ci sono ancora fasce della società che devono lottare per ribadire e vedere riconosciuti i propri diritti, ed è a questa che ogni istituzione dovrebbe guardare, per garantire a tutti la stessa qualità della vita”.

Alessandrini e Di Renzo hanno aggiunto:

“Ed è per questo che nel nostro Comune esistono già figure a tutela di queste fasce della comunità, come il garante per gli anziani, il garante per i detenuti, il garante per i diritti dell’infanzia e la consulta dei cittadini stranieri. Eppure nei confronti di una stessa figura che tutelasse, invece, i diritti della comunità Lgbtq+ si è alzato il coro di protesta di chi, dai banchi del centrodestra, tacciava la proposta definendola addirittura discriminatoria”. Il riferimento è ad una delle principali obiezioni sollevate dalle forze di maggioranza, convinte che non esista un vero problema di intolleranza e pregiudizio, e derubricando eventi ed aggressioni che in passato hanno riguardato anche Pescara come episodi casuali di violenza occasionale."

I consiglieri hanno ribadito che l'istituzione di questa figura consentirebbe di portare all'interno delle istituzioni un punto di vista diverso aprendo la strada ad un clima sociale e di rispetto.

"Torneremo a proporre l’iniziativa questa volta con una vera e propria proposta di delibera che coinvolga anche le associazioni del territorio in un percorso partecipato attraverso tutte le fasi amministrative”.

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