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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Il vicepremier Tajani all'Abruzzo Summit Economy: "Vogliamo portare più Abruzzo nel mondo" [VIDEO]

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha mandato un video messaggio di saluto al vertice in corso nell'Aurum di Pescara

Ha affidato a un videomessaggio la sua partecipazione all'Abruzzo Economy Summit il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
L'Abruzzo Economy Summit, in corso di svolgimento nell'Aurum di Pescara, è un momento di incontro tra le istituzioni ed esponenti del settore privato.

Questo il messaggio di Tajani ai partecipanti: «Dialogo e gioco di squadra sono i tratti distintivi della diplomazia della crescita, la strategia di sostegno alla internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, che ho attivato fin dall'inizio del mio mandato, per favorire esportazioni, crescita, creazione di posti di lavoro. Contribuiremo in questo modo anche a ridurre il debito pubblico. Il dialogo con il tessuto produttivo è fondamentale: ricordo che in Italia sono 4 milioni le piccole e medie imprese che fanno del nostro Paese la seconda manifattura d'Europa. L'obiettivo è chiaro: portare più Italia nel mondo, in modo integrato, promuovendo a 360 gradi le nostre filiere nazionali, e rendere il Paese più attrattivo in termini di investimenti, flussi turistici e nuovi talenti, valorizzando in modo attuale le eccellenze. Nei giorni scorsi sono stato in Cina e ho ribadito con il ministro del Commercio cinese l'importanza di favorire un migliore accesso dei nostri prodotti e delle nostre aziende al mercato cinese; abbiamo concordato con loro, che possiamo e dobbiamo fare di più. Sono profondamente convinto della centralità dei nostri territori per il Paese: penso alla straordinaria risorsa che è il turismo: i cinesi, ad esempio, così come tutti i popoli asiatici, sono innamorati dell’Italia e la loro domanda cresce costantemente. Il turismo è un potente motore di crescita, lavoro e coesione sociale, in grado di unire la valorizzazione del territorio con una straordinaria vocazione alla internazionalizzazione. I turisti stranieri amano l'Italia e i numeri ce lo confermano: +27% rispetto allo scorso anno. Questo dimostra l’attrattività unica dell'Italia. Noi vogliamo portare tantissimi turisti stranieri a visitare ogni giorno il nostro Paese, a scoprire le molte realtà che caratterizzano l'Italia: pensiamo, in particolare, agli oltre 80 milioni di persone di origini italiane che vivono nei quattro angoli del mondo e molti di questi sono abruzzesi. A loro abbiamo dedicato il progetto “Turismo delle radici”, inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mira a salvaguardare e dare il meritato risultato a questa inestimabile ricchezza, facendone sempre più un potente volano di sviluppo. Il 2024 sarà l'anno delle radici italiane nel mondo e questo significa anche rafforzare tutta l'economia che gira intorno al turismo. L’impegno del governo è a 360 gradi. Abbiamo, ad esempio, aggiornato il fondo 394 sul microcredito, operativo dal 27 luglio, con una capienza molto ampia: siamo arrivati a 4 miliardi di euro, lo abbiamo sburocratizzato, rendendolo accessibile anche alle società non di capitali per andare incontro alle imprese di dimensioni più piccole e meno strutturate. Anche per questo, parlando di prelievo sugli extra profitti delle banche, ho detto che non dobbiamo colpire le piccole banche cooperative  e popolari, che sono le più radicate nel territorio e fondamentali per sostenere lo sviluppo delle nostre piccole e medie imprese. Il nostro impegno può fare tesoro del gioco di squadra con tutte le componenti del sistema Italia: istituzioni, amministrazioni locali, settore privato, mondo accademico, società civile. Il governo e il Ministero che ho l’onore di guidare, quello degli Affari Esteri, sono quotidianamente impegnati per fornire risposte strutturali alle sfide globali. L’Italia, in stretta sinergia con i suoi partner internazionali, saprà affrontare queste sfide, rafforzando la propria sicurezza e prosperità e promuovendo i suoi valori fondanti nel mondo. Con questo spirito intendiamo sviluppare il dialogo con il mondo dell'imprenditoria e associativo, per sostenere il tessuto economico italiano e in maniera sempre più efficace. Vogliamo, insomma, portare più Abruzzo nel mondo. Buon lavoro. Contate su di me, contate sul Governo».

Il presidente Marsilio chiude la prima giornata

«Conviene investire in Abruzzo: è una regione molto dinamica, ha un tessuto produttivo molto attivo, mostra maestranze qualificate e di vere e proprie scuole, dalla farmaceutica all’automotive fino al tessile, e l’arrivo di Brunello Cucinelli è una spia positiva in questa direzione, la presenza di una tradizione artigiana che ha pochi uguali». Così il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio che guarda con soddisfazione alla crescita della regione: «Capace di attirare altri investimenti e di aziende prestigiose», anche grazie alla Zes che «il governo attuale sta modificando, estendendola all’intero Abruzzo: significa semplificazione amministrativa, facilità di insediamento, sostegno anche in agevolazioni fiscali». La vicinanza alle grandi metropoli come Roma e Napoli e “i collegamenti attraverso i porti dell’Adriatico con il resto del mondo” sono i plus che chiedono sia le grandi aziende che le Pmi.

Chiudendo la prima giornata dell’Abruzzo Summit Economy, Marsilio non nasconde quello che è il punto debole più evidente: «Sviluppare questi collegamenti e fare in modo che la nostra posizione geografica divenga anche un formidabile asset di crescita, mentre purtroppo, negli ultimi quarant’anni, gli investimenti sulle infrastrutture non ci sono stati e alcune di queste sono diventate vetuste, come le autostrade e la ferrovia». Marsilio ricorda che «ci sono in questo momento alcuni miliardi di euro pronti, e diversi anche in corso di investimento da parte di Rfi, Anas, Autorità di sistema portuale, della stessa Zes e di altri enti, che si stanno mettendo a regime e in sinergia per presentare nei prossimi anni un Abruzzo finalmente competitivo e all’altezza delle sfide che attendono le nostre imprese».

L’Abruzzo dell’Economy Summit sta raccontando quelli che sono i bisogni delle imprese italiane: semplificazioni, fisco più leggero, più vocazione all’export, crescere dimensionalmente e nella solidità finanziaria. Temi sviluppati nel corso della prima giornata all’Aurum e che torneranno anche venerdì 22 settembre grazie alla presenza di tre rappresentanti del governo, che hanno competenze in questo momento strategiche per il Paese e non solo per l’Abruzzo: il sostegno e difesa delle imprese, in mano al ministro Urso, il Pnrr, sul quale sta lavorando il ministro Fitto, e la riforma fiscale, coordinata dal viceministro Leo. «Una partecipazione non scontata la loro, che conferma l’attenzione del governo verso l’Abruzzo», evidenzia Marsilio, «e che qualifica questo evento, credibile e autorevole a Roma e in Italia».

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