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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Padovano (Sib Confcommercio) replica alle polemiche sul ddl concorrenza: "Attacchi ai balneatori con forzature e falsità"

Il presidente regionale del sindacato dei balneatori di Confcommercio interviene dopo le reazioni al ddl concorrenza del Governo riguardante le concessioni balneari e la legge Bolkestein

Reazioni scomposte e cariche di falsità quelle per la decisione del Governo sul disegno di legge sulla concorrenza per le concessioni balneari. Lo ha detto il presidente della Sib Abruzzo Confcommercio Riccardo Padovano, che interviene dopo le polemiche a seguito della decisione del presidente Draghi chiarendo che non vi è stato alcun intervento da parte della Commissione europea sul disegno di legge sulla concorrenza e spiegando che il motivo del contendere è il come applicare il diritto europeo a questo settore

"È stata quindi una decisione saggia, di buon senso e responsabile attendere la decisione del Consiglio di Stato e della interlocuzione in atto con gli uffici della Commissione europea e, nel contempo avviare una ricognizione della situazione di fatto utile proprio per accertare, fra l'altro, la sussistenza o meno della "scarsità della risorsa" che è il presupposto per l'applicazione della direttiva Bolkestein così come chiarito dalla sentenza Promoimpresa della Corte di giustizia dell'Unione europea del 14 luglio 2016 (punto 43); la sussistenza o meno del cd legittimo affidamento (punto 56) riconosciuto dalla sentenza medesima o, infine il diritto dei concessionari a vedersi riconosciuto il valore aziendale come chiarito dalla sentenza "Laezza" della medesima Corte di giustizia dell'Unione europea del 28 gennaio 2016."

Padovano evidenzia come sia errato pensare che la Bolkestein sia applicabile incondizionatamente alle concessioni demaniali e ha ringraziato il Governo per non aver ceduto alle pressioni che avrebbe portato, in caso di applicazione, ad una paralisi del settore e caotico contenzioso con effetti devastanti per il turismo nazionale e abruzzese.

"Non è  tollerabile che questo chiarimento venga ignorata o vigliaccamente sottaciuta da alcuni esponenti parlamentari che ricoprono ruoli di rilievo e che hanno il dovere non solo di essere responsabili verso il Paese ma della verità in questa occasione da loro purtroppo dolosamente calpestata per puro calcolo elettorale al fine di conservare uno scranno assai redditizio magari conseguito immeritatamente e in maniera fortunosa”.

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