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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Pescara tra i capoluoghi di provincia virtuosi sul fronte dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni

Il 35% della città capoluogo di provincia ha sforato i limiti temporali secondo la ricerca del Csel, in Abruzzo solo Pescara è in regola

Lo scorso anno (2022) il 35% delle città capoluogo di provincia italiane ha sforato il limite temporale entro cui dovrebbero essere saldati i debiti commerciali.
Ma Pescara risulta tra i Comuni migliori.

Il dato emerge da una ricerca condotta dal centro studi enti locali (Csel) elaborata per l'Adnkronos.

Il capoluogo pescarese è l'unico in positivo in Abruzzo lLa nostra regione ha infatti tre capoluoghi di provincia su quattro ritardatari. Solo Pescara riporta un indice di tempestività di pagamenti pari a meno 5,92 giorni e che quindi ha saldato i propri debiti mediamente a distanza di 24 giorni dalla ricezione della fattura. La situazione più critica è quella di Chieti che ha avuto mediamente ritardi di oltre due mesi.

Le regioni con la situazione complessivamente più critica sono Calabria, Campania, Molise e Umbria, che hanno il 100% di comuni capoluogo di provincia con tempi medi di pagamento dei debiti commerciali superiori al limite massimo consentito. All’estremo opposto, col 100% di capoluoghi di provincia virtuosi, troviamo: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto.

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