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Anche l'Anp Cia chiede l'aumento delle pensioni: "Bisogna valorizzare il ruolo sociale dell'anziano"

L'Anp Cia Abruzzo ha organizzato un incontro sul tema delle pensioni al quale hanno partecipato l’onorevole Daniela Torto, il senatore Michele Fina e la senatrice Gabriella Di Girolamo.

Aumentare le pensioni minime per gli anziani, migliorare i servizi sociosanitari a loro dedicati ed avviare politiche sociali nelle zone interne e rurali per valorizzare la figura delle persone anziane. A chiederlo l'Anp Abruzzo, Associazione nazionale pensionati di Cia-agricoltori italiani che ha tenuto un incontro con i rappresentanti istituzionali del territorio al quale hanno partecipato l’onorevole Daniela Torto, il Senatore Michele Fina e la Senatrice Gabriella Di Girolamo. È stato portato sul tavolo del confronto istituzionale il documento programmatico messo a punto dall’Associazione per il governo e il parlamento. Il presidente Anp Abruzzo Giuseppe De Blasis:

“Le pensioni minime vanno alzate ad almeno 780 euro al mese e, comunque, a un importo non inferiore a quanto indicato dall’Europa riguardo la soglia di povertà. Oggi i pensionati con un trattamento al minimo, più di 2 milioni e mezzo di persone, non sono nella condizione di soddisfare le esigenze basilari, mentre il perdurare della crisi energetica, l’aumento del costo della vita e l’inflazione rendono difficile la normale sussistenza.” Claudio Sarmiento, vice presidente dell'Anp Ca Abruzzo:

“Va profondamente riformata la misura opzione donna per renderla accessibile ed evitare la ‘punizione’ di un calcolo interamente contributivo degli assegni, già magri, delle lavoratrici. Inoltre, va rilanciata la proposta di legge giacente in parlamento che affronta il nodo dell’eliminazione dell’integrazione al minimo pensionistico, dove, senza un intervento strutturale, in futuro saranno erogate pensioni che non arriveranno alle trecento euro mensili. Parallelamente, per i giovani si sollecita una vera pensione di garanzia.” Valterio Polucci, vicepresidente Anp Abruzzo:

“Manca ancora il riconoscimento dell’attività agricola come lavoro gravoso e usurante. Ai coltivatori diretti è negata la possibilità di attingere ai benefici di legge per anticipare la pensione (Ape social). Occorre anche l’azzeramento dell’Imu sui terreni agricoli per tutti i pensionati ex agricoltori non più iscritti alla previdenza.”

Nicola Sichetti, presidente Cia Abruzzo:

“Sono tutte sfide che dobbiamo vincere adesso. Non abbiamo mai abbandonato queste nostre battaglie finalizzate a rilanciare le aree marginali e interne della nostra Regione. Serve un piano sociosanitario con strutture ambulatoriali, case della salute di prossimità, potenziamento dell’assistenza domiciliare, servizi di telemedicina, reti sociali e di volontariato effettivamente valorizzate. È tempo di rilanciare le occasioni di confronto istituzionale, rafforzando l’azione dell’associazione sul territorio lavorando insieme su argomenti come il miglioramento della condizione sociale e la qualità della vita di milioni di anziani anticipando l’appuntamento con la prossima legge di bilancio.”

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