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Economia

L'Aca annuncia 98 milioni di investimenti per la rete idrica: "Abbiamo scelto il silenzio e il lavoro"

L'azienda acquedottistica esce dalla procedura concordataria e illustra il piano industriale per i prossimi 5 anni. Sospiri: "Ora guardiamo con serenità al futuro"

L'Aca esce dalla procedura concordataria e la presidente Giovanna Brandelli rompe il silenzio che ha caratterizzato la linea di governance dal 2019: «Possiamo dire solo adesso che, da carrozzone pubblico, Aca è diventata un gestore industriale del servizio idrico integrato. Non aveva senso comunicare a spot, specialmente nel contesto economico avverso degli ultimi tre anni causato da Covid, siccità e aumento dei costi dell’energia. Mi assumo la responsabilità di aver scelto il silenzio e il lavoro. Siamo la prima azienda pubblica italiana a chiudere positivamente un piano concordatario».

Il percorso del concordato ha consentito di evitare il fallimento di Aca Spa, mantenendo dal 2016 i bilanci sempre attivi; grazie al contributo dell'Aca, i Comuni di Silvi, Pescara e Francavilla al Mare vantano la Bandiera Blu e, in questo senso, il gestore idrico sta investendo su Montesilvano, ammodernando le condotte rivierasche rilevate dal Consorzio di Bonifica. Per la tutela delle acque di balneazione a Pescara l'Aca ha installato un sistema di monitoraggio water care al di sotto del ponte del mare, che aggiorna in tempo reale i parametri significativi della qualità delle acque marino-costiere, utilizzandoli come feedback per una più efficace regolazione dell’impianto di depurazione a monte.

Un piano di 98 milioni di investimenti per i prossimi 5 anni

Ora l'Aca è pronta ad attuare un piano industriale di 98 milioni di euro di investimenti per i prossimi 5 anni, che attingono dai fondi del Pnrr, del Masterplan e da risorse proprie. 30 milioni del Pnrr saranno destinati al progetto Aca 4.0 per la digitalizzazione e l’informatizzazione delle reti idriche con conseguente possibilità di governare da remoto tutto il processo. In questo modo si andranno a ridurre del 30% gli sprechi e le opzioni di intervento. In questa direzione anche la “Modellazione della rete” al fine di creare una mappatura reale e concreta delle reti esistenti: un investimento di 16 milioni di euro che prevede una control room di ACA per il monitoraggio di tutta la rete afferente ai Comuni di Pescara, Montesilvano, Francavilla al Mare, Chieti, Silvi e Città Sant’Angelo.

Altri 30 milioni del Pnrr andranno a finanziare il “Raddoppio dell’adduttrice Giardino”, la tubazione più grande che collega la sorgente del fiume Giardino ai punti di diramazione. Creare una nuova adduttrice garantirà maggiore captazione e resilienza idrica. Dal Masterplan sono previsti 20 milioni di euro per la realizzazione, a Pescara, delle cosiddette “Vasche di prima pioggia” del parco depurativo. Si tratta di vasche di contenimento che raccolgono l’acqua piovana e la stoccano per poi riversarla nell’impianto di depurazione. In questo modo, si andrà a ridurre l’inquinamento del fiume Pescara. Il progetto è complementare al potenziamento del depuratore del capoluogo adriatico, in chiusura del primo stralcio per i pretrattamenti e la nuova vasca di ossidazione.

Sospiri: "Ora guardiamo con serenità al futuro"

Per il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, «la chiusura della procedura concordataria dell’Aca e il rilancio ufficiale dell’azienda acquedottistica di Pescara che oggi, finalmente, può pensare a investire sul territorio milioni di euro rappresenta un successo di quella politica che ha scelto la nuova governance, che ha puntato su donne e uomini nuovi, professionisti, tecnici seri, che hanno condiviso scelte attente e tese a tutelare esclusivamente il territorio. Ora guardiamo con serenità al futuro, pensando a completare quel piano di opere pubbliche che ha tre obiettivi prioritari: il risanamento delle condotte per eliminare le perdite; la messa in funzione del depuratore potenziato; continuare a garantire la piena balneabilità delle acque sulla nostra costa, Bandiera Blu per il terzo anno consecutivo».

Va infine detto che Aca attende, dal Piano nazionale di interventi nel settore idrico in fase di approvazione, 60 milioni di euro per la sostituzione progressiva delle reti obsolete e l’estensione del progetto di “Modellazione della rete” a tutti gli altri Comuni di competenza dell’azienda, che ha avviato il piano di autosufficienza energetica e, con fondi propri, sta investendo 700mila di euro per l’impianto fotovoltaico da 90 Kwp nella sede degli uffici di Pescara e per altri 8 impianti 20 Kwp ciascuno dislocati in varie strutture del territorio, al fine di abbattere i costi energetici.

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