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Consegnati in Comune i diplomi della delegazione pescarese dell'Accademia della Cucina

Il Diploma di Buona Cucina è andato al ristorante Lo Scalo di Montesilvano, mentre il Premio Alberini è stato attribuito alla panetteria Cipollone, che ha chiuso i battenti ad agosto, e alla salumeria Di Muzio, ancora oggi operativa in via Carducci

Sono stati consegnati nella sala giunta del Comune i diplomi che la delegazione pescarese dell’Accademia italiana della Cucina conferisce ogni anno alle imprese del territorio che si sono maggiormente distinte per la qualità dei prodotti utilizzati e per la promozione delle eccellenze agroalimentari locali. I riconoscimenti sono stati conferiti a tre realtà di impresa: in due casi si tratta del Premio Alberini, per le attività commerciali, e in un caso del Premio Buona Cucina, che viene invece assegnato a un ristorante.

Per il 2023 il Diploma di Buona Cucina è andato al ristorante Lo Scalo di Montesilvano, mentre il Premio Alberini è stato attribuito alla panetteria Cipollone, che ha chiuso i battenti lo scorso 14 agosto, e alla salumeria Di Muzio, attiva dal 1958 (oggi i suoi locali si trovano sotto i portici di via Carducci).

"L’Accademia italiana della Cucina - ha affermato il sindaco Carlo Masci - svolge un ruolo fondamentale per la tutela dell’arte culinaria e dell’enogastronomia nella nostra regione e nella nostra nazione, e la scelta della nostra sala della giunta per questa premiazione onora Pescara. Mi piace oggi essere qui per salutare coloro che vengono premiati, perché loro hanno avuto certamente coraggio e messo un grande impegno nel tramandare anche la storia e la cultura della nostra città. Lo hanno fatto e lo fanno scegliendo la qualità e dando lustro a Pescara e non solo a Pescara. Li ringrazio e mi congratulo con loro".

Presenti alla cerimonia anche gli accademici Giuseppe Di Croce e Valeria Toppetti. L’accademia Italiana della Cucina è un’istituzione culturale della Repubblica, fondata da Orio Vergani nel 1953 “con lo scopo di salvaguardare e migliorare la tradizione gastronomica italiana e la cultura della civiltà della tavola, come espressione di costume, di civiltà, di cultura e di scienza dell’intero paese”.

Il professor Giuseppe Fioritoni, delegato Aic di Pescara, ha parlato di "premi alla professionalità ma anche all’attaccamento dimostrato alla nostra realtà. Con questi riconoscimenti noi vogliamo infatti non solo affermare l’importanza della qualità del lavoro ma anche l’impegno e l’importanza delle scelte che le imprese e i professionisti hanno posto in essere nel corso degli anni per far crescere il pregio e il valore dei prodotti".

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