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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Penne

Usano la scusa dell'incidente per farsi consegnare 2mila euro da un'anziana di Penne: fermati nell'Aquilano e denunciati

Si sono spacciati per carabinieri chiedendo soldi per evitare l'arresto della figlia che, le avevano detto, aveva causato un grave incidente. L'azione congiunta dei militari delle due province e della polizia locale vestina ha consentito di individuare i due presunti responsabili che avrebbero tentato di truffare poco prima un'altra donna: sono due napoletani di 24 e 18 anni

Si sarebbero fatti consegnare 2mila euro da un'anziana facendole credere che la figlia avesse causato un incidente: il corrispettivo, questo le hanno detto, sarebbe stato utile ad evitarle la galera. Vittima della truffa è stata un'anziana residente nel centro di Penne: probabilmente la seconda donna che i due hanno irretito dopo il tentativo, fallito, fatto con una sua concittadina. Una vera e propria truffa quella attuata con i due presunti responsabili individuati e fermati dai carabinieri grazie ad una celere e intensa azione di indagine che ha visti coinvolti anche i militari di Tagliacozzo e Morino, comune della provincia dell'Aquila, oltre alla polizia locale della città vestina. Ad essere stati denunciati per la truffa ai danni dell'anziana donna sono stati un 24enne e un 18enne di Napoli. In corso le indagini per capire se, come si pensa, siano responsabili anche del tentativo di truffa fatto solo un'ora prima di quello andato a segno. 

Il copione, questo è certo, era identico. Entrambi i fatti sono avvenuti il 4 settembre e a un'ora di distanza. La prima anziana è stata contattata da un uomo che fingendosi un carabiniere e riferendole dell'incidente e della necessità di pagare un'ingente somma di denaro per tutelare la figlia, le aveva detto che di lì a poco un suo collega sarebbe passato a ritirare il denaro. Insospettita lei ha però chiamato i carabinieri, quelli veri, che sono subito giunti sotto l'abitazione. Una presenza quella dei militari che ha probabilmente spinto i malviventi ad allontanarsi. 

Un'ora dopo stesa telefonata all'altra anziana. Questa però al finto carabiniere ha creduto e così, una volta trovatasi davanti il complice con indosso giacca e pantaloni neri e una camicia bianca, gli ha consegnato la somma richiesta: 2mila euro.  

La telefonata arrivata in caserma dalla donna su cui la truffa non è riuscita aveva però già fatto partire le indagini che, grazie all'azione coordinatata sul territorio di Penne con la polizia locale che ha passato al vaglio le immagini delle telecamere presenti sul territorio, ha consentito di individuare l'auto dei due uomini ritenuti responsabili della truffa. Le ricerche sono partite immediatamente con il mezzo individuato dai carabinieri di Morino (L'Aquila). Qui una pattuglia locale dei militari ha fermato i due uomini procedendo alla perquisizione del mezzo con i carabinieri di Penne e Tagliacozzo che hanno congiuntamente fatto tutti i dovuti approfondimenti. All'interno dell'auto, nascosti dentro una plafoniera dell'abitacolo, sono stati trovati proprio 2mila euro oltre agli abiti corrispondenti alla descrizione data dalla donna che quel denaro lo avrebbe dunque consegnato proprio al 24enne e il 18enne. Altri riscontri avrebbero quindi permesso di inchiodare i due alle loro responsabilità.

Il denaro è stato riconsegnato all'anziana di Penne, ma proseguono le indagini per capire se, come detto, i due possano essere stati gli autori anche della truffa fallita poco prima. La raccomandazione dei militari è quella di prestare sempre attenzione a truffe come queste sempre più diffuse. Nel caso in cui si ricevano telefonate simili è necessario chiamare il 112 e ricordarsi di non cedere mai né denaro né oggetti preziosi a persone che approfittano della buona fede dei più fragili.


 

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