rotate-mobile
Cronaca

Parla l'uomo che ha sparato all'orsa Amarena: "Non mangio e non vivo più, una gogna per tutta la mia famiglia"

Andrea Leombruni, sotto la cui abitazione continua il presidio delle forze dell'ordine teme per lui e i suoi cari: "Ho sbagliato, l'ho capito subito dopo aver esploso il colpo", aggiunge riferendo di telefonate e messaggi di morte. Saranno i periti nominati dalla procura a ricostruire la dinamica dei fatti

“Sono tre giorni che non dormo e non mangio, non vivo più, ricevo in continuazione telefonate di morte, messaggi; hanno perfino chiamato mia madre 85 enne, tutta la mia famiglia è sotto una gogna”.

A dichiararlo all'agenzia Ansa è Andrea Leombruni, l'uomo che ha sparato e ucciso l'orsa Amarena. Parole rilasciate proprio nel piazzale della sua abitazione di San Benedetto dei Marsi dove è avvenuto il fatto. “Ci devi passare per capire quello che sto provando ora - aggiunge - ho sbagliato, l'ho capito subito dopo aver esploso il colpo: i carabinieri li ho chiamati io”.

”È successo qui – dice ancora Leombruni entrando nel pollaio dove era entrata l'orsa Amarena e dove ora ci sono le trappole con le esche con cui si spera di prendere i due cuccioli orfani -. In uno spazio piccolissimo io mi ero appostato per vedere chi fosse, mi sono trovato all'improvviso quest'orso ed ho fatto fuoco per terra, non ho mirato, il fucile aveva un solo colpo”.

“Non è giusta questa violenza e questo martirio che ci stanno facendo - commenta la moglie di Leombruni -. C'è la procura che indaga, sono loro i titolati a farlo, a giudicare, noi sicuramente saremo puniti e ripeto giustamente, ma perché dobbiamo vivere sotto scorta? Perché dobbiamo aver paura di vivere?”. L'uomo ha anche riferito di avere il porto d'armi, ma che a caccia non andrebbe da 25 anni.

Il procuratore capo di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, ricorda Today, ha intanto nominato due esperti: Rosario Fico anatomopatologo veterinario e Paride Minervini tenente colonnello dell'esercito italiano come perito balistico. Saranno loro ad esaminare lunedì 4 settembre la carcassa dell'orsa Amarena. L'autopsia sull'animale e gli accertamenti balistici dovranno tracciare la traiettoria del proiettile. Sarà questo l'elemento che consentirà di capire se si configura o meno il reato di uccisione di animale per crudeltà e senza necessità.

Nel frattempo la famiglia di Leombruni, come ha raccontato lui stesso, continua a subire minacce dopo quelle apparse sui social subito dopo i fatti. Vicino casa sua è anche comparso un murale che ritraeva un cacciatore che spara con la scritta “giustizia”. Murale subito coperto con della vernice rossa.

Sulla vicenda il paese si è diviso tra chi lo colpevolizza e chi lo difende, a cominciare dai parenti.

“È una brava persona, ha sicuramente sbagliato ma basta con la persecuzione e l'istigazione all'odio – dice uno di loro -. Qui non siamo pro o contro un orso qui noi stiamo parlando di un padre di famiglia, un lavoratore che non esce di casa da giorni e sta come uno straccio buttato a letto, che riceve quotidianamente minacce di morte; questo murales è una vergogna spero lo rimuovano subito”. Cancellato intanto dal sindaco Antonio Cesarani il sit-in organizzato dalle associazioni ambientaliste.

Continua incessantemente intanto la ricerca dei cuccioli che sono stati sì individuati, ma che è difficile catturare vista la giovane età e l'impossibilità di addormentarli. I piccoli, hanno spiegato più volte gli esperti, non sono in grado di difendersi e l'arrivo di tanti curiosi, sono tornate a ribadire le autorità che invitano i tanti che spinti dalla voglia di dare una mano stanno affollando l'area, a farsi da parte e lasciare agire chi di dovere. Proprio per evitarlo il sindaco. Cerasani ha emesso un'ordinanza di divieto di avvicinamento agli orsetti e alle squadre specializzate impegnate nella ricerca. L'invito rivolto a tutti, anche dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è di “lasciare lavorare gli specialisti nelle migliori condizioni possibili”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parla l'uomo che ha sparato all'orsa Amarena: "Non mangio e non vivo più, una gogna per tutta la mia famiglia"

IlPescara è in caricamento