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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio a Pescara: uccide la madre con 15 iniezioni di eparina, arrestato 51enne

Sandro Buoiocchi era esasperato dalla difficilissima situazione familiare che viveva, con la madre malata ed allettata da tempo e due fratelli con gravi disabilità. "Ho deciso di farla finita, non credevo di essere capace di uccidere mamma"

Non sopportava più il peso della malattia della madre e la difficile situazione familiare che da anni lo tormentava, e così ha deciso di porre fine alle sofferenze dell'anziana iniettandole 15 dosi letali di eparina. E' una storia triste e drammatica quella dietro l'omicidio di Lucia Zafenza, la 74enne trovata morta la sera di Natale nel suo letto dell'abitazione di via Cristoforo Colombo a Pescara.

A toglierle la vita il figlio Sandro Buoiocchi, 51enne arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Ma la follia che lo ha spinto la mattina di Natale al gesto estremo non si è limitata alla madre: l'uomo infatti ha anche tentato il suicidio ingerendo diversi farmaci ma è stato salvato dalla Polizia di Frontiera al Molo Sud, che lo ha trovato privo di sensi nella sua automobile.

Il dramma inizia la mattina del 25 dicembre, quando probabilmente alle prime luci dell'alba Buoiocchi ha somministrato le 15 dosi di eparina (un farmaco a disposizione dell'uomo in quanto serviva per curare le patologie a carico della donna) alla madre. Un'overdose letale che l'ha uccisa in silenzio, senza lasciare nessun segno apparente sul cadavere. L'allarme viene lanciato solo la sera di Natale, quando il fratello Francesco rientra a casa e si rende conto che la madre non risponde ed è esanime nel suo letto. Arriva l'ambulanza del 118 che pratica le procedure di rianimazione, senza ovviamente avere alcun riscontro considerando che probabilmente la donna era morta già da quasi 12 ore. Arriva anche il medico che ne certifica la morte per cause naturali. Sul corpo infatti non vi sono segni di violenza ma solo piccoli lividi derivanti dalle iniezioni, un fatto che non desta sospetti su una donna anziana e molto malata.

Omicidio Pescara Sandro Buoiocchi

Nel frattempo iniziano i preparativi per il funerale: il corpo viene trasferito in obitorio all'ospedale di Chieti in attesa delle esequie, fissate per le 15.30 del 27 dicembre. Ma fra i familiari inizia a salire l'angoscia anche per la scomparsa improvvisa di Sandro, diventato irreperibile da oltre 24 ore. Si pensa ad un gesto estremo per il dolore causato dalla morte della madre. Così il fratello la mattina del 27 dicembre decide di recarsi in caserma dai carabinieri per denunciarne la scomparsa. Il racconto della morte della madre ai militari, guidati dal maggiore Scarponi, accende un campanello d'allarme. Si teme infatti che la donna possa essere stata uccisa dal figlio che, in preda ai sensi di colpa, potrebbe aver compiuto un gesto estremo.

Alle 17 del 27 dicembre viene notata dalla Capitaneria di Porto e dalla Polizia di Frontiera un'automobile in sosta in una zona vietata alle vetture sul molo sud, vicino al faro. All'interno si trova il 51enne privo di conosenza, circondato da scatole e flaconi di farmaci. L'uomo aveva effettivamente tentato il suicidio lasciando anche un biglietto in cui scrive: "A quest'ora la mamma sarà già morta".

Nell'auto vengono rinvenute anche 11 fiale di eparina vuote, che però l'uomo non si è iniettato. Il quadro comincia purtroppo ad essere chiaro e gli inquirenti si recano in casa della famiglia ed assieme alla sorella trovano altri tre biglietti in cui il 51enne ammette di aver ucciso la madre per porre fine alle sue sofferenze, parlando di una situazione di estremo disagio vissuta in famiglia considerando che il fratello Francesco è ipovedente e la sorella sordomuta.

Inoltre vengono rinvenute altre 4 fiale di eparina. "Non credevo di essere capace di farlo, spero di riuscire a trovare il coraggio per uccidermi" aveva scritto in uno dei biglietti. Sempre il 27 dicembre, era stata consegnata ai carabinieri una ricetta rinvenuta nel Parco D'Avalos dietro alla quale era attaccato un altro bigliettino scritto dal Buoiocchi, in cui chiedeva scusa ai familiari e si assumeva tutta la responsabilità del drammatico gesto. L'ipotesi è che dalla sera del 25 dicembre al pomeriggio del 27 il 51enne abbia vagato in stato confusionale per la città a bordo della sua auto. Come dimostra un bigliettino da lui scritto, ha anche pensato di suicidarsi lanciandosi dal Ponte del Mare.

UCCIDE LA MADRE E TENTA IL SUICIDIO

La mattina del 28 dicembre viene disposta l'autopsia sul cadavere della donna, che non era stata ancora tumulata dopo il rito funebre. Nel frattempo Buoiocchi viene piantonato in ospedale dove viene salvato e nel giro di poche ore torna cosciente. Ieri, infine, l'interrogatorio durante il quale ammette subito di aver ucciso la madre. Per lui scatta il fermo e l'arresto. Appena le condizioni di salute lo permetteranno, verrà trasferito in carcere. Attualmente il 51enne era disoccupato: in passato aveva lavorato in alcuni supermercati.

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