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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Scafa

Movida violenta a Scafa, 16enne preso a pugni finisce in ospedale con fratture ed ematomi: indagano i carabinieri

Il giovane si trova attualmente in Neurochirurgia dove resta in osservazione, ma è cosciente spiega il sindaco Giordano Di Fiore che annuncia il piano di rafforzamento della videosorveglianza. I militari di Popoli hanno raccolto le testimonianze e al vaglio ci sono le immagini delle telecamere già presenti: l'aggressore sarebbe stato individuato

Un'aggressione avvenuta a quanto pare per futili motivi, ma che ha fatto finire un giovane 16enne in rianimazione a seguito dei pugni presi. Il brutto episodio è avvenuto a Scafa intorno alle 5 del mattino del 28 agosto nel corso di una festa con il ragazzo che, nonostante una frattura e gli ematomi riportati come riferisce il sindaco Giordano Di Fiore, è attualmente ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dove, cosciente, resta comunque in osservazione.

Ad occuparsi delle indagini sono i carabinieri di Popoli che avrebbero già individuato l'aggressore. Si tratterebbe di un giovane di più di 20 anni, ma il riserbo è massimo. A supportare il lavoro degli inquirenti ci sono telecamere e testimonianze.

Proprio questa mattina, martedì 5 settembre, il sindaco è tornato in ospedale per far visita al ragazzo e la sua famiglia e sul tema sicurezza assicura entro 6 mesi il rafforzamento del sistema di videosorveglianza a cominciare dall'installazione delle videocamere "leggi targa" così da avere sempre contezza di chi entra ed esce dal paese dato che sono tanti i giovani che raggiungono Scafa per trascorrere le serate di movida. Quindi l'installazione di altre telecamere nelle scuole e nei luoghi di socializzazione come le piazze e tutti quei luoghi dove si incontrano soprattutto i giovanissimi.

Sono loro purtroppo sempre più spesso i protagonisti di episodi di violenza gratuita e scaturita, come sarebbe in avvenuto in questo caso, da motivi banali. “Già la sera prima – racconta il sindaco – altri due sedicenni si erano scontrati, ma la situazione è stata placata. Poi è avvenuto questo fatto con il ragazzo che avrebbe litigato con un coetaneo che si sarebbe poi fatto 'aiutare' da una persona più grande”. Di qui i pugni che hanno fatto finire il 16enne in ospedale.

Il potenziamento della videosorveglianza, aggiunge Di Fiore, era già in programma e ora si punta a un'accelerazione. Un lavoro che, aggiunge, si sta portando avanti con il comandante della polizia locale Leonardo Mercurio e l'assessore Gianni Iezzi e che nella prima fase prevede proprio l'installazione delle videocamere “leggi targa”. L'obiettivo, come detto, è di fare tutto entro sei mesi al fine di individuare situazioni di pericolo, persone aggressive e coloro che magari scelgono proprio il comune pescarese per passare una serata pensando più ai danni che al divertimento.

Per Di Fiore comportamenti inspiegabili quelli dei giovani che potrebbero derivare anche dall'incapacità di comprendere la gravità dei loro gesti spinti forse, sottolinea, da ciò che vedono sui social e in televisione. Certo è, sottolinea, che i giovanissimi sono sempre più protagonisti di episodi di violenza gratuita seppur non sempre e fortunatamente di tale gravità. È capitato infatti, racconta, che siano stati trovati ragazzi con in tasca tirapugni o che se ne andavano in giro con una chiave inglese. Mettere le videocamere per la lettura delle targhe “sarà un beneficio anche per tutti i paesi limitrofi dato che Scafa è lo snodo della Val Pescara. Il potenziamento della videosorveglianza garantirà un rafforzamento della sicurezza anche per loro  garantiremo”.

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