rotate-mobile
Montesilvano Montesilvano

A Montesilvano circa il 30% di utenti non paga la Tari, l'assessore Di Felice: "Dati in linea con la media nazionale"

Sull'Imu invece i mancati pagamenti hanno percentuali nettamente inferiori. L'assessore: "Dopo lo stop per il Covid nel 2020 e 2021 ora ripartiremo anche con le ingiunzioni di pagamento"

Quasi un terzo degli utenti soggetti a Tari, la tassa sui rifiuti, non paga regolamente il tributo a Montesilvano. È quanto emerge dai dati relativi al tributi locali del Comune, numeri che in termini economici significano mancate entrate potenziali per le casse comunali pari a circa 3 milioni di euro. Abbiamo contattato l'assessore Valentina Di Felice, che ci ha confermato il calcolo stimato che però non allarma particolarmente l'amministrazione comunale, in quanto è fondamentalmente in linea con la media nazionale degli altri enti comunali.

Da considerare, infatti, vari fattori soprattutto per quanto riguarda l'anno 2022, dove la cifra versata spontaneamente dai cittadini è stata meno di 6 milioni di euro, un dato sensibilmente inferiore rispetto alla media degli altri anni ma condizionato da problemi legati all'invio del bollettini, una situazione condizionata anche dalla pandemia e dalla sospensione di alcuni tributi che ha rallentato le procedure di recupero e che però nei prossimi mesi è destinata ad essere quasi completamente sanata:

"Le motivazioni che portano ai mancati versamenti spontanei della tassa sui rifiuti sono differenti in base alla tipologia di utenza: per quanto riguarda quella domestica, dobbiamo considerare i mancati versamenti per abitazioni dove non è nota la situazione per quanto riguarda la presenza di eventuali inquilini. Il problema sorge soprattutto per quelli temporanei, che dunque non stabiliscono la residenza in quell'abitazione: spesso gli stessi inquilini non procedono alla registrazione e segnalazione spontanea, e dunque anche se il Comune riesce a individuare la presenza di potenziali utenti per la Tari, spesso hanno già lasciato l'appartamento e dunque diventa molto complesso procedere alla riscossione.

Per quanto riguarda invece l'utenza non domestica, dunque fondamentalmente le attività economiche e commerciali, in questo caso i mancati pagamenti e la difficoltà nell'esecuzione delle ingiunzioni di pagamento dipendono anche dalla relativa breve durata di molte attività che aprono e chiudono rapidamente nel giro di pochi mesi, complice anche la crisi economica e il caro bollette. Anche qui, se si tratta di nuove attività occorre almeno un anno di tempo per capire che vi sono dei ritardi nel pagamento della Tari, e quando vengono inviati i solleciti di pagamento spesso le attività sono già chiuse. "

L'assessore poi ha spiegato che comunque, costantemente, la macchina amministrativa comunale procede ai solleciti ed alle ingiunzioni di pagamento, e che in questi primi mesi del 2023 c'è stata un'accelerazione. Mediamente vengono incassati circa 7,5 - 8 milioni di euro l'anno per la Tari, a fronte di stime in bilancio di circa 10 milioni di euro.

"Per quanto riguarda l'Imu, la tassa sulla casa, invece non vi sono particolari problemi di mancato pagamento, per motivi che potremmo definire "culturali: i cittadini infatti hanno una diversa percezione della tassa sugli immobili, viene considerata prioritaria e quindi i ritardi o mancati versamenti sono nettamente inferiori in termini percentuali."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A Montesilvano circa il 30% di utenti non paga la Tari, l'assessore Di Felice: "Dati in linea con la media nazionale"

IlPescara è in caricamento