rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Penne

Raffica di furti con scasso ai distributori di snack e bevande dell'ospedale di Penne

A renderlo noto è la Coccione srl proprietaria delle apparecchiature allestite al San Massimo: quattro colpi in un mese ai danni di undici macchinari per oltre 4mila euro di danni. Sporte le denunce ai carabinieri e fatte le segnalazioni alla Asl: "A rischio c'è l'incolumità di chiunque di notte se ne serva"

Quattro furti con scasso ai danni di undici distributori di cibo e bevande in meno di un mese, ma del responsabile non vi è traccia. A riferire quanto starebbe avvenendo dentro l'ospedale San Massimo di Penne e il distretto sanitario di base che il presidio ospita, è la ditta Coccione che di quelle apparecchiature è proprietaria. I colpi sarebbero stati messi a segno tra l'11 gennaio e il 2 febbraio causando danni per oltre 4mila euro alle apparecchiature (cui sono state rotte porte, gettoniere rendiresto, serrature, sistemi di pagamento e telemetria), a fronte di un “bottino”, il frutto degli incassi sottratti, di circa 350 euro.

Una situazione esasperante per la ditta che fa sapere di aver sporto regolari denunce ai carabinieri nonché di aver inviato tutte le segnalazioni del caso alla Asl, lamentando non solo il danno economico che sta subendo, ma anche per segnalare le conseguenze che potrebbero esserci se qualcuno degli utenti, dei pazienti o dei dipendenti del presidio dovesse trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Insomma rilevando anche un problema legato alla sicurezza qualora ci si dovesse trovare di fronte all'autore anche in considerazione del fatto che i furti sarebbero avvenuti tutti di notte.

“La cosa più preoccupante è che tali furti mettono in serio pericolo e a rischio tutti gli utenti, sia i pazienti sia gli operatori dell'ospedale, poiché il proseguire di tali azioni criminose può comportare che qualora un utente si trova di fronte al soggetto che sta scassinando il distributore all’interno di uno dei vari reparti, non sappiamo come possa reagire e sorpreso potrebbe anche scagliarsi contro l’incolpevole utente”, spiega infatti la Coccione srl. Nel rimarcare che il servizio viene prestato con regolare contratto e sotto il pagamento di “un ingente canone”, la società sottolinea come sarebbero troppo poche le tutele dato che “non ci allarmi, non ci sono telecamere, non c’è un servizio di vigilanza e portierato con controllo accessi adeguato. Ignoti quindi possono entrare a qualunque ora e stanno proseguendo a commettere furti con scasso sulle nostre apparecchiature causando ingenti danni e furto di tutti gli incassi”.

La prima denuncia risale all'11 gennaio e fa riferimento a due dei furti, uno avvenuto proprio la notte tra il 10 e l'11 gennaio e l'altro in quella tra il 15 e il 16 dello stesso mese. Nel primo caso sono stati tre i distributori scassinati per un danno di mille euro a fronte di un incasso sottratto di soli 36 euro. Nel secondo sono stati due i dispositivi presi di mira: 97 euro l'incasso sottratto, ma anche stavolta a fronte di un danno decisamente maggiore e calcolato in 500 euro.

Stesse modalità e altri danni ingenti quelli registrati dalla ditta per il furto che sarebbe avvenuto la notte tra il 25 e il 26 gennaio e subito denunciato. In questo caso ben quattro sarebbero stati i distributori danneggiati: 1.500 euro di danni a fronte di un incasso sottratto di 109,45 euro.Ultima denuncia quella sporta il 2 febbraio per l'ultimo colpo, almeno fino a ora, messo a segno la notte precedente ai danni di altre due apparecchiature con anche questa volta danni calcolati in mille euro e un incasso sottratto di 106,45 euro.

Denuncia quest'ultima in cui la ditta spiega come i tanti danni fin qui registrati “sta rendendo impossibile il perseguire del servizio presso la struttura pubblica in oggetto divenuta ormai luogo davvero pericoloso ed insicuro anche per gli utenti stessi”. L'auspicio della Coccione srl è dunque quello che in breve tempo si possa individuare il responsabile attivando tutte le azioni possibili a tutela prima di tutto di chiunque dovesse servirsi negli orari notturni dei distributori per garantire la loro incolumità, così da poter anche proseguire nell'attività che soprattutto di notte risulta particolarmente utile a chi, magari, attende il suo turno in pronto soccorso, ma anche al personale e a chiunque si trovi nel presidio magari per assistere un proprio caro. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Raffica di furti con scasso ai distributori di snack e bevande dell'ospedale di Penne

IlPescara è in caricamento