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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Spoltore

Sembrava una morte naturale, ma in realtà la donna era stata uccisa: a otto mesi dal delitto arrestato il convivente

La donna, una 40enne di origine romena, era stata trovata morta nel suo letto nell'abitazione di Spoltore dove viveva con il compagno. Proprio il 47enne ora accusato di omicidio volontario aveva chiamato i soccorsi: a smentire il malore di cui aveva raccontato l'autopsia. Lei voleva lasciarlo

Aveva chiamato lui i soccorritori alle 4 del mattino del 23 gennaio dopo aver trovato la convivente, una donna di origine romena di 40anni, esanime nel letto all'interno dell'abitazione di Spoltore in cui viveva con il compagno. I soccorritori del 118, giunti subito sul posto, non avevano potuto far altro che constatare il decesso apparso in un primo momento dovuto a cause naturali.

Le indagini però hanno condotto ad una svolta e così, a otto mesi dai fatti l'uomo, un 47enne, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario: l'avrebbe strangolata. A disporre l'arresto, come comunicato dalla procura, è stato il gip (giudice per le indagini preliminari) Giovanni De Rensis.

Subito dopo i fatti a destare i primi sospetti nel personale del Gav (Gruppo antiviolenza) era stata proprio la registrazione di quella telefonata. All'inizio non fu ipotizzato alcun reato, ma a seguito dell'autopsia il legale aveva informato i magistrati che vi erano segni evidenti sul collo della vittima riconducili ad uno strangolamento.

L'uomo era quindi finito nel registro degli indagati. In casa, oltre alla donna deceduta, al momento dei fatti c'era solo lui. Interrogato aveva raccontato che la compagna si era sentita male e che per questo aveva chiamato il 118, ma le indagini legali avrebbero smentito la sua versione con la relazione finale depositata in procura dai medici nel mese di luglio. Una relazione che avrebbe confermato un complesso di evidenze macroscopiche e microscopiche tali da consentire di indicare come causa della morte l'asfissia meccanica violenta da strangolamento perpetrato mediante compressione atipica del collo.

La donna sarebbe quindi stata colta di sorpresa nel letto e strangolata con il ginocchio o con l'avambraccio dal suo convivente. Un vero e proprio femminicidio dunque. Secondo quanto emerso dalle indagini tra l'altro, la 40enne aveva manifestato a parenti ed amiche l'intenzione di lasciare l'uomo ora ritenuto il suo assassino.

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