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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Falsi incidenti per rubare soldi agli anziani: fermati due napoletani

Utilizzando lo stratagemma di un falso incidente alla figlia, avevano convinto una vedova 75enne a farsi consegnare circa 3.500 euro in contanti per chiudere il falso contenzioso. Ma grazie alle segnalazioni dei cittadini sono stati bloccati

Avevano tentato di raggirare e truffare un'anziana vedova di 75 anni, vittima perfetta di questo genere di reati sostenendo di dover ricevere 3.500 euro in contante per permettere alla figlia di chiudere un contenzioso in corso dopo un incidente stradale. Ovviamente si trattava di fatti completamente inventati ma che spesso possono ingannare persone sole e deboli psicologicamente.

Questa volta però ai due truffatori è andata male e grazie alle segnalazioni dei residenti i carabinieri sono riusciti ad individuarli e fermarli. In manette è finito Alessio Passariello, 36enne pluripregiudicato napoletano, mentre il complice P.R 62enne è stato denunciato a piede libero.

I due sono stati sorpresi in via De Amicis in pieno centro a Pescara all'uscita di un'abitazione dove poco prima avevano tentato di farsi consegnare il denaro da un'anziana vedova, a cui avevano raccontato di essere degli avvocati coinvolti in un contenzioso per un incidente stradale della figlia. Secondo la falsa ricostruzione, la donna era in stato di fermo nella caserma dei carabinieri e solo pagando quella cifra la questione si sarebbe risolta immediatamente. Approfittando dell'ingenuità e della buona fede dell'anziana, erano quasi riusciti a farsi consegnare il denaro ma il colpo è andato a vuoto grazie all'intervento di una vicina di casa della vittima che invece ha capito subito che si trattava di un raggiro e li ha allontanati gridando.

Nel frattempo, i carabinieri erano già arrivati in zona in quanto diversi residenti avevano denunciato la presenza di due soggetti che si spacciavano per avvocati e carabinieri bussando alle porte delle persone anziane. Grazie alla segnalazione del veicolo da loro utilizzato i militari hanno localizzato l'auto (che risultava di proprietà di un uomo con un mandato di cattura pendente). Pochi istanti dopo uno dei malfattori è uscito di fretta dal portone di fronte all'auto seguito dalla vicina della vedova. A quel punto è scattato il fermo dei due malviventi.

La truffa era stata studiata a tavolino: nei giorni precedenti i malfattori avevano probabilmente seguito gli spostamenti della signora o tramite false telefonate per accertarsi che nell'abitazione vivesse una persona anziana sola. Ora i carabinieri cercheranno di capire se i due sono responsabili anche di numerosi altri episodi segnalati nelle ultime settimane a Pescara.

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