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Materassi, cartoni e pentole sugli alberi: benvenuti alla stazione di Pescara

Dopo 'Pescara Mi Piace' anche Marco Forconi, esponente di Fratelli d'Italia, evidenzia "la straziante situazione di degrado che è tornata ad affacciarsi all'esterno" della stazione centrale. E minaccia: "Porteremo parte di questa immondizia sotto il Comune"

A pochi giorni dalla segnalazione dell'associazione "Pescara Mi Piace", anche Marco Forconi, di Fratelli d'Italia, evidenzia lo straziante degrado che è tornato ad affacciarsi all'esterno" della stazione centrale di Pescara, "uno dei più grandi snodi ferroviari dell'Adriatico". Una situazione che nelle ultime ore "è visibilmente peggiorata":

"Oltre ai vari giacigli, fra materassi e trapunte - sottolinea Forconi - vi sono grossi pacchi imbustati in maniera perfetta sui rami degli alberi e tracce di fuochi, accesi in corrispondenza di alberi". 

L'esponente politico non si fida delle rassicurazioni fornite dall'assessore Gianni Teodoro e annuncia:

"Se entro mercoledì 17 ottobre non si dovesse verificare alcun intervento, parte di questa immondizia la porteremo sotto il Comune durante il consiglio sull'area di risulta. E io mantengo le mie promesse. Sempre".

Forconi  conosce bene quella zona perchè lavora nella libreria che si trova proprio all'interno della stazione, e infatti non è la prima volta che denuncia questo problema:

"Chi ha bisogno deve essere aiutato - aggiunge - chi umilia la nostra terra deve essere allontanato. Nella mia idea di città del futuro, la riqualificazione di aree urbane non può antecedere la difesa della dignità umana".

Degrado alla stazione di Pescara

Nelle prime ore di questa mattina c'è stato un blitz delle forze dell'ordine, ma nonostante lo sgombero nulla sembra essere cambiato:

"Nessun intervento di pulizia e, pertanto, nessun apparente miglioramento - sostiene Forconi - C'è un secondo nucleo di cittadini dell'Est Europa che stazionano costantemente all'interno dell'area di risulta, lato nord, i quali non si fanno scrupoli nel deturpare e prendere possesso di piccole zone. Dispiace inoltre che alcune comunità, associazioni di volontariato e ONG continuino a foraggiare il degrado portando beni alimentari a una parte di indigenti che non solo non dovrebbero ricevere alcun aiuto, ma andrebbero allontanati senza tanti complimenti".

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