"Corteo non preavvisato" durante la manifestazione pro Palestina, tre minori portati in questura
Circa una decina di partecipanti al presidio in solidarietà della Palestina sono stati identificati dalla Digos. Sono in corso accertamenti per stabilirne la responsabilità in ordine al reato di resistenza a pubblico ufficiale
La protesta in favore della pace organizzata per il pomeriggio di giovedì 19 ottobre in piazza della Repubblica ha avuto uno strascico poco gradevole: intorno alle ore 19, infatti, durante il sit in pro Palestina un gruppo di circa dieci giovani, aggirando il presidio disposto dalle forze dell'ordine, avrebbe cercato di incamminarsi lungo corso Umberto, nonostante la mobilitazione fosse in forma statica e, pertanto, non fosse consentito di spostarsi dalla piazza.
Il personale della Digos, intervenuto sul posto, ha provveduto a fermare i ragazzi che, avvolti nella bandiera palestinese, si stavano muovendo "in corteo non preavvisato e non autorizzato", come si legge in una nota della polizia di Pescara, ma alcuni di loro avrebbero reagito verbalmente e fisicamente, opponendo resistenza agli agenti. Tre minori sono stati portati in questura per essere identificati.
Sono in corso i dovuti accertamenti per stabilirne la responsabilità in ordine al reato di resistenza a pubblico ufficiale. Alcuni dei presenti hanno espresso dissenso per questa decisione perché, a loro dire, i giovani in questione non avevano intenzione di manifestare ma stavano semplicemente andando via. Davanti alla questura si è poi recato anche il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo.