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Festeggiato con un pranzo di Natale il ritorno di Yelfri Guzman dopo 8 mesi di terapie, il cuoco al quale spararono

La festa è stata organizzata dalla comunità dominicana in Abruzzo e dall'associazione Folklore Arte e si è tenuta in un locale di Chieti: Yelfri è il giovane cuoco sopravvissuto a 5 colpi di pistola che l'hanno raggiunto mentre lavorava in un locale di piazza Salotto

Un pranzo di Natale con Yelfri Guzman, intitolato "Il Rincòntro", con il quale dare il bentornato al giovane cuoco di 23 anni, che vive a Chieti e che venne raggiunto da 5 colpi di pistola mentre stava lavorando in un locale di piazza della Rinascita (piazza Salotto, ndr) a Pescara.
Come riferisce ChietiToday, è quella che ha organizzato la comunità dominicana in Abruzzo (in prima linea la mamma Melani e l'amica Marisol) e l'associazione Folklor Arte della Tia Gin per il suo connazionale che è tornato alla vita dopo 8 mesi di cure e terapie (tra Pescara e Sulmona) utili a recuperare dai traumi riportati a causa dei colpi di pistola.

«Diamo il benvenuto a Yelfri Rosado Guzman», si legge nell'invito alla festa, «insieme inizieremo una delle stagioni migliori e più attese dell'anno».

Nel corso del pranzo, che si è tenuto in un locale di Chieti ieri, domenica 11 dicembre, non sono mancati spettacoli musicali, cibo, tradizione, ospiti speciali, un video tributo, musica, danza, Babbo Natale e tanto altro. Un sorridente Yelfri, sulla sedia a rotelle, ha apprezzato l'iniziativa organizzata da amici e parenti dopo i non facili mesi vissuti in questo 2022. Lui, con la forza che lo contraddistingue, prosegue il percorso di riabilitazione motoria per arrivare a usare nuovamente anche gli arti inferiori. Prima della festa c'è stata una messa nella chiesa di San Domenico. Nel corso della festa non è mancato uno spazio dedicato al suo sport, il pugilato, con uno scambio di colpi simulati con l'amico Mike e il suo allenatore a fare da arbitro. «Yelfri è davvero un miracolo», dice l'amica Marisol che gli è sempre stato accanto fin dal primo giorno, «era praticamente morto ma è tornato alla vita grazie a una grandissima forza di volontà. E sta vivendo questo suo percorso sempre con il sorriso e con la voglia di vivere. Non nutre rancore verso nessuno perché come ha detto in un'intervista "cattivi si nasce non ci si può diventare"». 

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