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A 'Viva la vite' si parla (anche) dei cambiamenti climatici nell'agricoltura

Di particolare interesse è stato il convegno che nella sala Tosti ha visto protagonista il produttore vitivinicolo Francesco Paolo Valentini, moderato da Eleonora Lopes con la collaborazione di Giorgio D’Orazio

A 'Viva la vite' si parla (anche) dei cambiamenti climatici nell'agricoltura

Oggi l'elevato caldo, unito a nevicate fuori stagione, trombe d’aria e ripetute grandinate che un tempo non erano così frequenti, costringe a intervenire sulla coltivazione della vigna, così come sulla vendemmia (sempre più anticipata), in maniera nettamente diversa rispetto al passato.

Ne deriva che i vini subiscono modifiche nelle loro caratteristiche organolettiche, il clima diventa più umido con temperature di stampo sub-tropicale, e gli insetti aumentano. È il caso, ad esempio, della Drosophila suzukii (o "moscerino dei piccoli frutti"), che come altri entomi era totalmente sconosciuto a Valentini fino a non molto tempo fa. 

Anche il fatto di aver iniziato a notare la presenza della mosca olearia già da luglio, quando tradizionalmente la stessa si manifestava tra fine agosto e inizio settembre, ha comportato delle criticità da risolvere. La soluzione, secondo Valentini, sta nell'impiego di tecniche che non vadano contro natura, dai fitofarmaci alla lavorazione del terreno, dicendo soprattutto no agli ogm.

Tutto questo con la speranza che un giorno l'artigiano del vino non debba essere costretto a interrompere la sua attività, come paventato ieri da Valentini in un attimo di estrema - quanto lucida - sincerità.

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