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La creativa pescarese Tina Bellini protagonista al Salone del Mobile di Milano

Le opere di luce dell’artista protagoniste di un evento dedicato alla storia del design

La creativa pescarese Tina Bellini protagonista con le sue opere di luce in occasione del Salone del Mobile di Milano.
Sarà l’unica artista presente con le sue creazioni a Carugo in provincia di Como dal 5 al 9 settembre.

In occasione dell’edizione 2021 del Salone del Mobile di Milano, infatti, Arredaesse, società specializzata nella progettazione architettonica e nell’interior design, ha organizzato una mostra dedicata alla “Storia del Desing”, cui parteciperà l’artista di Pescara.

La manifestazione, ospitata dall’ArGallery 70, è dedicata a Rodolfo Bonetto, tra i maggiori esponenti italiani del design industriale, a 30 anni dalla sua scomparsa. Il vernissage è in programma il 4 settembre alle ore 18 e sarà anticipato, dalle 17, da un omaggio a Rodolfo Bonetto e dalla presentazione del nuovo luxury brand di Arredaesse, “Vittorio Molteni Collection”. L’esposizione è visitabile dal 5 al 9 settembre, dalle 9 alle 18.30. In mostra ci saranno prodotti che hanno fatto la storia del design italiano, accompagnati dalle opere di Tina Bellini e dalle creazioni della lighting designer Adriana Lohmann. La Bellini esporrà otto opere tridimensionali luminose, tra cui “Tesseract”, “Metatron”, “L’uomo vitruviano” e “Genesis”, e una tela, “Eternità”.

«Nel 2019 gli studi inerenti alla simbologia, alle forme, alle linee che si utilizzano anche nella geometria sacra mi hanno portato a levar via il superfluo, ad arrivare dritti all’essenza, al fulcro, dando un messaggio preciso e netto, senza giri di parole», spiega Tina Bellini, «nasce così una nuova serie di opere 3D, installazioni, sculture in vetro che vedono protagonista solo l’essenza della vita, un vero e proprio percorso introspettivo che mi ha portata a chiedere cosa siamo e cosa siamo stati. Molte linee e forme che vediamo ogni giorno hanno un significato a cui non diamo la giusta importanza, anche dietro la forma più banale c’è un mondo da scoprire. Tutto questo è possibile attraverso lo studio profondo della geometria sacra, della simbologia e della numerologia che da sempre accompagnano l’essere umano. Studio da diversi anni fisica quantistica e cerco di riproporla nelle mie opere. È un’arte psichedelica».

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