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Ha i sintomi del Covid dopo la positività del coinquilino ma il tampone arriva dopo 20 giorni, il racconto di un pescarese

È quanto racconta un pescarese all'Ansa Abruzzo riferendo che il test è risultato negativo dopo quasi 3 settimane di attesa

Dopo la positività al Covid-19 (Coronavirus) del suo coinquilino ha iniziato ad accusare i primi sintomi, come alterazione del gusto e dell'olfatto, ma il tampone richiesto viene eseguito solo dopo 20 giorni, quando ormai i sintomi sono svaniti.
È quanto racconta un giovane pescarese all'Ansa Abruzzo riferendo che il test è risultato negativo dopo quasi 3 settimane di attesa. 

Non è il primo caso di qualcuno che lamenta i ritardi nell'esecuzione del tampone nella nostra regione. 

Questo quanto racconta il ragazzo all'Ansa Abruzzo: «Sapendo che il mio coinquilino era positivo, subito dopo i primi sintomi, il 23 ottobre ho contattato il mio medico. Solo il primo novembre mi è stata comunicata la data del test: 11 novembre. Sono sempre rimasto a casa, non sono andato a lavoro e, per il primo periodo, temo di averlo fatto a mie spese, perché da come ho capito la quarantena, e quindi la malattia, scatta una volta fissato l’appuntamento per il tampone. Dai primi sintomi al giorno del test sono trascorsi 20 giorni. I sintomi sono passati in fretta, lunedì ho avuto il risultato: negativo. Anche se si è trattato di Covid-19, quando ho fatto il tampone ero già guarito. Io, per responsabilità, sono rimasto in casa e non ho avuto contatti con nessuno. Mi chiedo, però, con questi tempi e con questa gestione come si possa fermare l’onda di contagi. Alla fine il mio caso non rientrerà in nessuna statistica. È assurdo dover attendere così tanto».

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