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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Riqualificazione area palazzi Clerico, il comitato "Per una nuova Rancitelli": "Nessuna risposta ai residenti dal Comune"

Il comitato di cittadini attacca l'amministrazione comunale per non aver dato risposte alle sollecitazioni riguardanti i disagi vissuti per il degrado nell'area dei palazzi Clerico

Il comitato di cittadini "Per una nuova Rancitelli" esprime «disappunto per la reazione dell’amministrazione comunale alla nostra lettera aperta sui palazzi Clerico diffusa a fine ottobre. O meglio, la reazione pressoché assente dell’amministrazione, visto che l’unica reazione è stata una breve dichiarazione dell’assessore Isabella Del Trecco».

Così prosegue la nota del comitato: «La Del Trecco infatti, riferendosi all’avvio degli interventi di bonifica e messa in sicurezza dell’area, interpellata da un quotidiano locale si è limitata a dire che "a giorni sarà ufficializzata una data precisa". Per il resto nessuno ha ritenuto in alcun modo opportuno rassicurare pubblicamente i residenti che da anni soffrono disagi ormai insostenibili». 

«A distanza di un mese poi abbiamo letto sulla stampa l’intervento dell’architetto Raffaello Di Pancrazio, presidente della cooperativa Città Futura che vuole riqualificare l’area Clerico», si legge ancora nel comunicato stampa, «Di Pancrazio, ricordando il progetto del quale eravamo già a conoscenza, ha parlato dell’intenzione di iniziare i lavori di demolizione dei ruderi nella prossima primavera, e di concludere la riqualificazione entro un anno e mezzo. Si presume quindi che tra marzo e giugno 2022 vedremo in azione quelle ruspe che erano state promesse per novembre 2020, e che per la fine del 2023 il progetto di riqualificazione sarà completato. Non possiamo fare a meno di stigmatizzare l’assenza di risposte ufficiali parte del Comune, che in passato ha assicurato a più riprese la volontà di coinvolgere i residenti e il comitato di quartiere Per una Nuova Rancitelli in particolare. Allo stesso tempo non possiamo non esprimere le nostre perplessità poiché, come ben sappiamo, veniamo da anni di promesse non mantenute. Chiediamo perciò che l’amministrazione si faccia garante della trasparenza e dell’avanzamento dell’intera operazione, vigilando sui tempi e i passaggi da rispettare».

Il comitato chiede anche che, nel frattempo chi di dovere, che sia il privato o l’ente pubblico, intervenga per mettere in sicurezza l’area che continua a essere fonte di degrado per tutto il quartiere: «Lo chiediamo come cittadini di Pescara al sindaco di Pescara e agli amministratori comunali. E soprattutto chiediamo che, nel caso questo progetto della cooperativa Città Futura non vada avanti per una qualsiasi ragione, il Comune dia seguito alla delibera di consiglio del gennaio 2020 che riteneva «l’amministrazione pienamente titolata ad assumere tutte le iniziative, sia consensuali, sia urbanistico-edilizie, sia autoritative, per porre termine alla vergognosa condizione di una parte di città».

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