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I sindacati dicono no alla riapertura delle scuole senza screening selettivo ai bambini di Infanzia e Primaria

Le organizzazioni sindacali ritengono più adeguata la scelta di non far rientrare in classe gli alunni da mercoledì 17 febbraio

I sindacati esprimono la loro contrarietà all'ipotesi del ritorno alla didattica in presenza nelle scuole di Pescara da dopodomani, mercoledì 17 febbraio.
«La gravità della situazione in Abruzzo e in particolar modo nel Comune di Pescara, l’aggressività della situazione epidemiologica, con la diffusione delle diverse varianti del Covid-19 e la crescente richiesta di accesso alle cure specialistiche avrebbe, a nostro avviso, dovuto prevedere la proroga della chiusura delle scuole del Primo Ciclo», si legge in una nota.

Le organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, tuttavia, pur condividendo la scelta di operare lo screening posto in essere per gli alunni della scuola media, contestano la scelta di non procedere con uno screening selettivo per le bambine e i bambini della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria prima della riapertura delle scuole.

«Non c’è altro tempo da aspettare», scrivono Nicola Trotta (Flc Cgil), Elisabetta Merico (Cisl Scuola), Fabiola Ortolano (Uil Scuola Rua), Pamela Nardicchia (Snals Confsal), Patrizia Vaini (Gilda Unams) «chiediamo, pertanto, un rapido e deciso intervento in tale direzione, in mancanza del quale la decisione di tener chiuse tutte le scuole appare decisione di buon senso. Agli alunni e al personale scolastico devono essere assicurate condizioni di sicurezza, alle famiglie garanzie e tutele».

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