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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Raggiunto l'obiettivo delle 5mila firme: la proposta di legge regionale sul suicidio assistito sarà depositata

Soddisfatta l'associazione Coscioni per il risultato ottenuto. Ora i passaggi burocratici per la verifica di conformità e poi la discussione in consiglio regionale per la sua approvazione. Il grazie ai cittadini dell'associazione e di Riccardo Varveri coordinatore della campagna

Raggiunto l'obiettivo delle 5mila firme: la proposta di legge regionale “Liberi subito” per il suicidio assistito elaborata dall'associazione Luca Coscioni prosegue nel suo iter con l'obiettivo di giungere alla definitiva approvazione.

La campagna in Abruzzo è iniziata il primo marzo e si è conclusa il 29 maggio. Una volta depositata la proposta sarà affidata all’ufficio di presidenza per la verifica della conformità delle firme e successivamente passerà alla commissione di garanzia che esprimerà parere sull’ammissibilità della proposta. A seguire il consiglio regionale avrà sei mesi di tempo per iniziare la discussione della legge popolare.

“Esprimiamo la nostra gratitudine alle oltre 5mila persone che in Abruzzo hanno sottoscritto la proposta di legge – commentano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni -. Un risultato ottenuto nonostante gli impedimenti dovuti alle condizioni meteorologiche avverse e ai ritardi burocratici sulle richieste di occupazione di suolo pubblico. Il consiglio regionale – aggiungono - avrà l'occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti dell’Abruzzo in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà”

Per il coordinatore regionale della campagna Riccardo Varveri (Radicali Abruzzo) sul territorio c'è stata “una mobilitazione straordinaria che per la prima volta, porta in discussione in Consiglio regionale una legge dai cittadini per i cittadini”. Sottolineando anche lui le difficoltà incontrate ribadisce l'importanza del risultato ottenuto con l'Abruzzo che è riuscito a raccogliere lo stesso numero di firme “che deve raccogliere la regione Lombardia, nel doppio del tempo, ma con dieci volte tanto la popolazione abruzzese. Un esercizio di democrazia incredibile nella nostra terra. Un ringraziamento particolare va alle decine e decine di volontari che si sono attivati e hanno dedicato tempo a questa raccolta. Sono loro i veri protagonisti della campagna e alle varie realtà che si sono attivate e hanno sostenuto questa legge di civiltà, nel nome della libertà individuale. Ora – conclude - la regione non potrà ignorarci: se la forma di democrazia in cui viviamo è rappresentativa, allora la voce di queste oltre 5mila persone deve essere ascoltata”.

Oltre all’Abruzzo, anche Piemonte, Emilia Romagna e Veneto hanno raggiunto la soglia di firme necessarie per il deposito della proposta di legge in consiglio regionale.

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