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Pronto soccorso, definite le linee guida per ridurre il sovraffollamento

A presentarle l'assessore regionale alla sanità: si va alle modalità della presa in carico dei pazienti, al fast track per deciderne la destinazione fino all'indice Nedocs che consente di invdividuare la tipologia di intervento più efficace

Un sistema flessibile, in grado di adeguarsi tempestivamente alle esigenze del momento intervenendo su più fronti: migliore gestione della presa in carico e della dimissione del paziente (sia a domicilio, sia in altre strutture sanitarie), percorsi dedicati per le diverse patologie, adozione del sistema fast track per l’invio direttamente in reparto dei casi a bassa complessità, dotazione predefinita di posti letto disponibili in area medica e in area chirurgica per le esigenze di ricovero dei pazienti accettati in pronto soccorso. 

Sono solo alcune delle indicazioni contenute nelle Linee guida per la gestione del sovraffollamento dei pronti soccorso degli ospedali abruzzesi, illustrati questa mattina dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, dal direttore dell’Agenzia sanitaria regionale Pierluigi Cosenza e dal direttore del dipartimento sanità Claudio D’Amario. Linee guida redatte proprio dall'Asr e che ora dovranno essere approvate in giunta per essere adottate dalle Asl.

“Il problema del sovraffollamento dei pronti soccorso degli ospedali – spiega Verì – è questione nota a livello nazionale, che non riguarda solo l’Abruzzo ed è un fenomeno che periodicamente assume contorni fortemente critici, soprattutto in estate o a ridosso del periodo influenzale. Già nei mesi scorsi, il Crea (Comitato regionale emergenza urgenza Abruzzo) aveva avviato un confronto con le aziende sanitarie per individuare soluzioni efficaci. L’ultimo incontro c’è stato la scorsa settimana e le conclusioni sono state trasfuse in questo documento, che introduce una modello organizzativo uniforme che punta a ridurre i disagi per pazienti e operatori sanitari”.

Viene formalizzata per tutti i presidi l’introduzione informatizzata dell’indice Nedocs calcolato sul numero dei posti letto di pronto soccorso e dell’ospedale in generale, sui pazienti in attesa e visitati al pronto soccorso, sui pazienti ventilati, sul numero dei pazienti e sui tempi massimi di attesa al ricovero, sul tempo di attesa massimo alla visita in pronto soccorso. L’elaborazione dei parametri restituisce un valore, in base al quale scattano diversi livelli di intervento: si va dall’allertamento del 118 (in situazione di sovraccarico del sistema, indice oltre 101) al recupero di unità di personale in altri reparti (in situazione di insufficienza del sistema, indice oltre 141), fino alla riduzione dei ricoveri programmati (sistema al collasso, indice oltre 180). “Naturalmente – aggiunge l’assessore regionale – per ciascun intervallo sono previsti protocolli aggiuntivi, che comprendono ad esempio il coinvolgimento degli ospedali hub limitrofi per i casi più gravi, oppure il trasferimento nei presidi spoke per le patologie meno complesse. I pazienti già in cura per altre patologie nelle unità operative verranno presi in carico direttamente dagli stessi reparti e saranno individuati, inoltre – conclude Verì -, percorsi ambulatoriali precisi e separati per la specialistica e per l’affidamento a strutture socio-sanitarie, l’assistenza domiciliare e il fine vita”.

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