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Italia Nostra sul mosaico romano della golena sud: "No al distacco, manovra pericolosa"

L'associazione commenta la decisione del Comune di avviare i lavori per il distacco del moscaio romano rinvenuto durante gli scavi lungo la golena sud

No al distacco e spostamento del mosaico romano lungo la golena sud del fiume Pescara. Lo ha chiesto l'associazione Italia Nostra sezione di Pescara, che commenta la notizia diffusa dal Comune che sta avviando le operazioni di spostamento del reperto archeologico. Una scelta già contestata da tempo dalla stress associazione che parla di una manovra pericolosa che potrebbe distruggere o danneggiare l'opera:

"Qui si modificherà uno stato dei luoghi che, invece , restituisce la ricchezza della stratificazione , dall’epoca preromana all’Alto Medioevo, oggetto ormai di studi ed indagini pluridecennali. Questo intervento lascia intendere la direzione in cui si vuole andare: recuperare l’oggetto e farne una esposizione avulsa da ogni lettura contestuale , per abbandonare ogni ipotesi organica di scavo e messa in valore delle importanti vestigia che, su entrambe le rive del fiume, stanno ancora riemergendo. In assenza, quindi, di un pericolo imminente di deterioramento si interviene temerariamente su un bene tutelato mettendolo a rischio." 

Italia Nostra poi evidenzia un errore sui documenti tecnici del progetto comunale che parlano di ritrovamenti avvenuti nell'ottobre 2015, quando invece il rinvenimento risale a 21 anni fa nello scavo per la posa di una pipeline per il trasporto di idrocarburi.

"Il parere rilasciato dalla Soprintendenza Abap non contesta questa ricostruzione errata ed individua il “pericolo” in probabili lavori sulle sottostrutture e servizi esistenti nell’area. Paradossalmente sembra che le tracce archeologiche siano d’ intralcio per le canalizzazioni e gli scavi sulla golena; mentre è proprio il riordino di quei servizi e le cautele da assumere nella loro manutenzione la principale misura di salvaguardia. 

Pertanto, quel parere è, a nostro avviso, criticabile perché modifica il diverso orientamento espresso autorevolmente in varie sedi e perché non appare motivato da pericoli reali e provati per il bene in questione"

La richiesta è di valutare attentamente le condizioni del reperto da parte della Soprintendenza, per capire lo stato di conservazione e i pericoli che correrebbe lasciando il mosaico nella sede che lo ospita da millenni, con un tavolo tecnico che il Comune deve convocare e già creato nel 2015 per per valutare la ipotesi di conservazione e/o distacco del frammento musivo

"Quel tavolo è ancora aperto, non avendo prodotto un suo parere, in quanto l’ipotesi “distacco” sembrava accantonata; oggi esso può e deve svolgere un ruolo molto importante; sarebbe una grande occasione per assumere scelte consapevoli e condivise, sospendendo fino ad allora i lavori"
 

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