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Ex Cofa: dopo 25 anni il traguardo della riqualificazione è vicino

Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri annuncia l'arrivo del finanziamento da 18 milioni e della firma del contratto tra Regione, Comune e università con quest'ultima che auspica un finale positivo mentre attende la conferma ufficiale dal ministero

L'ateneo è ancora in attesa della conferma del finanziamento, spiega il rettore Sergio Caputi, ma la riqualificazione dell'ex Cofa dovrebbe ormai essere un traguardo vicino.

Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri infatti, annuncia per il 19 ottobre la firma del contratto tra università, Regione e Comune e assicura che il finanziamento di circa 18 milioni di euro sarà stanziata con la prima tranche che arriverà nei prossimi mesi. Nel frattempo si lavora alla sistemazione delle carti degli enti che fanno parte dell'importante cordata che dovrà ridare un volto all'ex Cofa. “Tutte le aree strategiche vanno via via a definizione” sottolinea Sospiri riferendosi anche all'ex area di risulta e alla Stella Maris passata proprio all'università d'Annunzio con la convenzione sottoscritta nei giorni scorsi. “E' un dibattito che viene da lontano e ora quegli obiettivi sono a portata di mano: dobbiamo coglierli tutti”, aggiunge Sospiri. In riferimento al progetto dell'ex Cofa il presidente del consiglio regionale sottolinea il lavoro politico fatto perché rientrasse tra i progetti finanziati. Inizialmente, infatti, era stato escluso. “Abbiamo fatto capire l'importanza del progetto al ministro Carfagna che ha allungato la graduatoria permettendo al progetto di rientrare tra quelli finanziata. E' il frutto della lungimiranza di chi molto velocemente ha presentato il partenariato in cui c'è anche l'università. E' stata colta l'opportunità del pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) che ci è stata data”.

L'università da parte sua mantiene un atteggiamento di cautela nell'attesa della conferma scritta da parte del ministero del finanziamento. “Proprio ieri – spiega Caputi – abbiamo scritto una lettera di sollecito per avere una risposta compiuta sul finanziamento. Ci auguriamo che le parole del presidente trovino seguito in una determinazione scritta del ministero per la copertura totale della spesa prevista per la realizzazione del progetto”. Caputi, dunque, nonostante la cautela è pronto ad andare avanti nel percorso intrapreso per la realizzazione di un progetto che porterà nell'ex Cofa un centro di ricerca marina dell'università, ma anche tanti servizi e spazi a disposizione dei cittadini proprio in forze di quella cordata nata proprio per ottenere i fondi e riqualificare un'area che il sindaco Carlo Masci aveva definito come “un buco nero” che da 25 anni campeggia in uno dei posti più suggestivi della città. "Finalmente quell'area strategica sul fiume, a confine con il porto turistico e con il ponte del mare, verrà riqualificata in senso sostenibile, nel rispetto della nostra tradizione marinara e con lo sguardo verso il futuro", aveva detto il 4 luglio.

L'obiettivo è partire con i lavori nel 2023. Lavori che dovrebbero qualche anno perché negli oltre 32mila metri quadrati dell'area si completino tutti gli interventi che a Pescara dovranno dare, oltre al centro di ricerche, una piazza teatro, una piazza del mare e una piazza agorà oltre a tre edifici per le aule e i laboratori dell'ateneo, sale conferenze e sale espositive.

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