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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Revenge porn, il racconto di Diana Di Meo a 'Generazione Z': "Era nato tutto per puro divertimento"

La 22enne pescarese, vittima di revenge porn con la diffusione non autorizzata di alcuni suoi filmati intimi, ha raccontato la propria esperienza durante la trasmissione di Raidue

Diana Di Meo, la 22enne pescarese che è stata vittima di revenge porn con la diffusione non autorizzata di alcuni suoi filmati intimi, ha raccontato la propria esperienza durante la puntata della trasmissione televisiva 'Generazione Z' andata in onda questa notte su Raidue. Intervistata dalla conduttrice Monica Setta, la ragazza ha spiegato che "questi video risalgono all'estate 2021. Lo scorso gennaio, tramite alcune persone a me sconosciute che mi seguivano su Instagram, sono venuta a sapere che questi filmati stavano girando su Telegram". Ma come le era venuta l'idea di fare queste cose? "Era nato tutto per puro divertimento. Io e il mio fidanzato eravamo da soli, abbiamo fatto dei video con il mio telefonino, quindi mi sentivo anche al sicuro perché quei filmati li avevo soltanto io e non li avevo mai mandati a nessuno. Sono entrati nel mio telefonino dall'esterno, hackerandolo". 

Dopo aver ricevuto notizia di ciò che stava accadendo, Diana ha iniziato a informarsi e, così, ha scoperto che in Rete erano stati caricati i suoi video "che la gente chiamava "Il sacro Graal". In questi filmati si vedevano principalmente la mia faccia, il mio seno e il mio corpo, totalmente nudo. A un certo punto mi ha scritto Eros Ramazzotti, ma anche tantissimi altri personaggi famosi come calciatori di Serie A e attori. In quel momento ho capito che la situazione mi era sfuggita di mano e che tutta Italia aveva visto quelle immagini".

Una volta presa coscienza di quello che era successo, la giovane donna ha reagito in maniera radicale: "Mi sono chiusa in casa per 3-4 giorni, ho spento il telefono e ho disattivato i commenti sui miei social. Ho lasciato stare per un attimo la vita. Non mangiavo più, non riuscivo neanche a respirare. Avevo paura di uscire per la mia città". Il primo sentimento provato dalla Di Meo "è stato quello della vergogna, perché pensavo che avrei potuto evitare tutto questo. Mi sono sentita colpevole. Mi telefonavano gli amici, e anche gli adulti, chiedendomi: "Cosa hai combinato?". Alcune persone hanno scritto persino dall'estero".

La sua vita, d'improvviso, era diventata un incubo: "Mi hanno offerto soldi per fare altri video. C'era chi voleva avere rapporti sessuali con me e chi voleva comprare i miei video". Ma nel passato di Diana c'è anche un altro dramma: quando aveva 16 anni, un ragazzo più grande aveva cercato di abusare di lei puntandole un coltello contro. Alla fine la ragazza era riuscita a difendersi, ma nel suo cuore è rimasto ancora oggi il trauma di un tragico ricordo decisamente indelebile. E adesso, piano piano, questa coraggiosa 22enne sta cercando di riprendere in mano la propria vita, oltre i pregiudizi della gente.

Per rivedere la puntata clicca QUI.

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