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L'associazione Aidaa per la difesa degli animali: "Denunciato il capotreno che ha fatto scendere la gattina Grisù"

L'associazione italiana difesa animali ed ambiente è intervenuta in merito alla vicenda riguardante la gatta fatta scendere da un capotreno che pensava si trattasse di una randagia, ma in realtà era di una coppia di passeggeri

L'associazione italiana difesa animali ed ambiente ha denunciato il capotreno che l'altra notte ha fatto scendere dal treno Intercity Notte partito da Lecce e diretto a Torino la gattina Grisù alla stazione di Pescara, pensando si trattasse di un gatto randagio.

La denuncia è per reati di maltrattamento di animali (articolo 544 del codice penale), Abbandono di animali (articolo 727 del codice penale) e negligenza sul lavoro (articolo 43 del codice penale) ed è stata protocollata alla procura della repubblica di Pescara. L'associazione ha poi ricostruito l'accaduto:

La scorsa notte (domenica 21 marzo) una coppia di anziani è partita dalla stazione di Lecce con il treno intercity notte 35030 diretta a Torino avendo con se il proprio gatto, una femmina di 14 anni di nome Grisù. La coppia stando a quanto ha dichiarato il signor Antonio padrone della gatta si sarebbe addormentata quasi subito.

La micia sarebbe riuscita a liberarsi ed uscire dal trasportino e si sarebbe messa a gironzolare per il treno. Una volta giunti alla stazione di Pescara il capotreno pensando si trattasse di una micia randagia l'avrebbe fatta scendere dal treno in maniera non certo amichevole. Il treno arrivato sul quarto binario è poi ripartito alla volta di Torino alla 1.47 di notte. I padroni si sarebbero resi conto dell'assenza del gatto al loro risveglio avvenuto, sempre secondo il padrone del micio attorno alle 7 del mattino quando il treno transitava dalla stazione di Piacenza.

Le ricerche sono state subito attivate anche se la gatta non è stata ancora trovata, e il proprietario del gatto tornerà oggi a Pescara per seguire le ricerche, con l'associazione che ha denunciato il capotreno per aver violato tutte le norme sulla tutela degli animali:

Il capotreno avrebbe dovuto dapprima informarsi tra i passeggeri ed avrebbe scoperto che la gatta aveva a bordo i propri padroni, ma sopratutto il capotreno anche qualora avesse appurato che la gatta fosse stata randagia, il che non era, avrebbe dovuto chiamare la protezione animali ed affidare a loro il felino.

L'associazione si augura che vengano presi provvedimenti disciplinari dalle Ferrovie chiedendo di avviare a tal proposito un'indagine interna per appurare come si sono svolti i fatti e verificando se ci sono filmati delle telecamere della stazione per verificare se altre persone avrebbero potuto salvare il gatto.

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