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Aggressione in pronto soccorso, Pignoli (Udc): "Serve più vigilanza, sicurezza va garantita"

Il capogruppo comunale dopo la violenta aggressione ai danni di un'infermiera chiede un incontro ai vertici Asl: "Tante criticità sono state risolte, ma questa è una priorità"

Dare risposte concrete in termini di sicurezza a chi lavora e chi si reca nel pronto soccorso di Pescara.
Per il capogruppo comunale dell'Udc Massimiliano Pignoli è una priorità non più rinviabile, dopo quanto accaduto la scorsa notte scorsa ad un'infermiera aggredita con violenza per aver chiesto ad un uomo di indossare la mascherina. Un invito che le è costato diverse fratture e una prognosi di trenta giorni.

Per Pignoli, dunque, è necessario aumentare il numero dei vigilanti, necessari ancor più nelle ore notturne, “in modo da poter avere – dichiara - un controllo migliore dei locali e dell’esterno del reparto in modo da scoraggiare eventuali malintenzionati ed evitare il ripetersi di episodi di violenza come quello in cui è rimasta vittima l’infermiera del pronto soccorso a cui va tutta la solidarietà del gruppo consiliare dell’Udc”. Per affrontare il problema , annuncia, incontrerà presto i vertici della Asl. “Nei mesi precedenti ero stato accolto a colloquio dal dottor Ciamponi e dal dottor Caponetti (rispettivamente direttore generale e direttore sanitario della Asl Pescara), dopo le istanze dei cittadini e devo dire – spiega Piegnoli - che in questi mesi sicuramente ci sono state delle migliorie e delle problematiche sono state risolte, ma evidentemente delle altre criticità ci sono ancora e per questo chiederò un nuovo incontro con il direttore Ciamponi”.

“Io credo che la soluzione ai problemi non sia quella dei consigli comunali straordinari che tanto ama l’opposizione – aggiunge -, ma il lavoro quotidiano e gli incontri specifici per capire cosa non va e vedere come si possono risolvere i problemi. Alcune criticità sono state affrontate come l’aumento di personale e in particolare di medici, la sterilizzazione del reparto, la creazione di nuovi spazi per l’accoglienza dei degenti, ma altri problemi devono essere risolti come quello riguardante le attese e le cose di chi arriva in pronto soccorso. Ma oggi gli ultimi accadimenti – conclude l'esponente Udc - ripropongono anche la questione dell’ordine pubblico nel reparto”.

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