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Domenica, 28 Aprile 2024
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Fissata dal consiglio di Stato la data per il ricorso sulla nuova viabilità di viale Marconi: saranno i giudici a dire chi ha ragione

L'annuncio lo ha dato il comitato Salviamo viale Marconi: il 31 gennaio 2024 si scriverà il destino del progetto realizzato e cioè se si tratta di una scelta valida o se, come lamentano esercenti e residenti che ai giudici si sono rivolti, è tutto da rifare

Fissata l'udienza in consiglio di Stato che metterà un punto sulla vicenda di viale Marconi: il 31 gennaio 2024 il ricorso arriverà davanti ai giudici e saranno loro a dire se ad avere ragione sulla nuova viabilità sia l'amministrazione o al contrario i residenti e i commercianti che quel ricorso lo hanno presentato lamentando la pericolosità della strada e i danni che avrebbe arrecato alle attività commerciali che vi si affacciano.

A comunicare la data è proprio il comitato Salviamo viale Marconi che quel ricorso lo ha presentato e che ha promosso diverse proteste a cominciare dalla manifestazione fatta nel marzo 2022 quando hanno sfilato lungo l'arteria cittadina. Una vicenda che si trascina da quando i lavori per la nuova viabilità, con il progetto rivisto e trasformato in quattro corsie è esplosa continuando a trascinarsi fino ad oggi. Il collaudo è stato l'ultimo tassello della lunga battaglia: un collaudo che ancora non c'è e che è stato di recente oggetto di una nuova commissione controllo e garanzia da cui sarebbe emerso, come riferito dal presidente Piero Giampietro (Pd) che per procedere dopo il già accumulato ritardo (andava fatto entro giugno) ci vorrà un tecnico esterno. Commissione che ha chiesto anche conto di quanto fino ad ora si è speso per la sola manutenzione della strada da quando i lavori sono ufficialmente finiti.

Quindi le polemiche sui semafori intelligenti e le rotatorie che sono ancora prive di semafori e non sono mai state aperte per il passaggio degli autobus con gli autisti dei mezzi pubblici che tramite i sindacati e confronti avuti e che ancora ci sono con l'amministrazione e con Tua hanno più volte lamentato il dover compiere infrazioni con il rischio di prendere multe o di accollarsi responsabilità per eventuali incidenti denunciando più volte anche il mancato rispetto del codice della strada da parte di quegli automobilisti che usano la corsia preferenziale come parcheggio. Tema parcheggi che è un altro punto nevralgico della polemica sollevata dagli esercenti vista l'eliminazione di buona parte di questi. Quindi l'introduzione del disco orario per la sosta. Temi questi che sarebbero, con tutti gli altri citati e altri ancora, al centro del problema del calo dei fatturati per le attività e, al di là del momento storico complesso che pure ha il suo peso, anche delle chiusure di alcune di queste. Sarebbero in sostanza drasticamente diminuiti i clienti nei negozi di viale Marconi proprio perché parcheggiare sarebbe impossibile o si rischia la multa per una violazione al codice della strada che, di fatto, c'è. Sul tavolo infine anche il tema sicurezza per una strada ritenuta da chi non la vuole, pericolosa. Critiche condivise anche da sindacati e Aci oltre che da altre associazioni come la Fiab per quanto concerne i ciclisti.

Da parte sua l'amministrazione, di cui chi critica lamenta il silenzio sulle domande che gli vengono poste in merito in particolare al collaudo e la manutenzione, ha sempre difeso la nuova viabilità con la realizzazione della zona 30, la scelta del disco orario fatta proprio, questo ha sempre sostenuto, per garantire la liberazione dei parcheggi entro un'ora così che chi deve recarsi nei negozi possa trovare un'area di sosta e, ancora, la volontà di creare una strada sostenibile per incentivare il passeggio e dunque diminuire l'uso del mezzo privato con corsie preferenziali degli autobus e l'introduzione dei semafori intelligenti utili alla messa in sicurezza della viabilità. Tema anche questo finito nell'occhio del ciclone con dall'altra parte chi al contrario sostiene che tra l'assenza di una pista ciclabile e la presenza marciapiedi che non sono da area pedonale, farebbe di viale Marconi una strada tutt'altro che sostenibile con la sicurezza che non ci sarebbe visti gli incidenti che vi avvengono e, va detto, anche le manovre pericolose e vietate che molti compiono percorrendola. Bontà di scelte, ha rimarcato più volte l'amministrazione, che sarebbe dimostrata dalla massiccia presenza di auto che l'attraversano, ma in tempi molto più brevi rispetto al passato e a una velocità molto contenuta

Solo alcuni dei tanti temi che hanno fatto di viale Marconi un vero e proprio “caso” arrivato fin in consiglio di Stato con le ragioni dell'uno e dell'altro che il 31 gennaio 2024 saranno finalmente valutate dai giudici che dovranno accertare la bontà della nuova viabilità secondo quelle che sono le ragioni promosse dall'amministrazione, o al contrario riconoscere quelle di esercenti e residenti che, questa la loro richiesta, vogliono vedere smantellata la nuova strada e il ripristino alla precedente viabilità.

Una volta discusso il ricorso ci vorrà probabilmente qualche settimana per conoscere la decisione del consiglio di Stato. Il comitato da parte sua, scrive annunciando la data in cui passerà al vaglio dei giudici, si dice fiducioso “anche alla luce degli accadimenti degli ultimi mesi” a cominciare proprio dal mancato collaudo.

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