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VIDEO | Il candidato sindaco Costantini: "La caserma dei vigili del fuoco è lo sviluppo dell'università, non l'ex Cofa"

Critiche all'attuale maggioranza per la mancata risposta alla Provincia che ha spinto l'ente a inserire il bene tra quelli alienabili. L'obiettivo è frenare il progetto del porto turistico e riportare lo sviluppo del campus a quello previsto dal Masterplan 2016. "L'università punta alla realizzazione di un politecnico dietro viale Pindaro e la competitività oggi passa anche per i servizi"

Evitare la pubblicazione del bando con cui la Provincia metterà in vendita la caserma dei vigili del fuoco e riportare la struttura nel progetto di ampliamento dell'università realizzando il campus mai decollato. Questo anche in ragione del fatto che l'ateneo avrebbe l'intenzione di realizzare un Politecnico nelle aree retrostanti viale Pindaro e cioè appena dietro il corridoio verde in fase di realizzatone. Progetto quello del politecnico di cui n realtà si parlava già nel 2013. Il tutto in una visione complessiva che oltre all'attuale caserma dei vigili del fuoco integri nel campus anche il parco dell'ex caserma Cocco puntando non solo su didattica, ma anche su servizi utili a tutta la città.

Questo l'obiettivo del candidato sindaco Carlo Costantini (attuale consigliere comunale di Azione) e della maggioranza che, se eletto, guiderà. Una obiettivo che al contrario, con la vicenda che sta interessando l'attuale caserma dei vigili del fuoco, non sarebbe stato tra quelli dell'azione dell'attuale amministrazione nonostante quell'ampliamento fosse tra gli obiettivi del Masterplan 2016. Nel rimarcare che la Provincia “gravata da oneri che deve sostenere annualmente per mantenerla” l'ha messa in vendita “dopo aver stimolato inutilmente l'interlocuzione con il Comune” come dimostrerebbe la lettera invita dal presidente Ottavio De Martinis che chiedeva all'ente nel 2022 se fosse interessato ad avere il bene e cui non avrebbe avuto risposta, Costantini aggiunge: “il Comune che è stato prontissimo e tempestivo quando si è trattato di favorire un pezzo di università all'interno di aree a ridosso del porto turistico, cioè all'ex Cofa, ma assolutamente silente, trascurato e sciatto nell'interlocuzione con la Provincia fino a spingerla a mettere all'asta il fabbricato che in realtà è parte integrante dello sviluppo del polo universitario”. Un'area quella dell'ex Cofa, aggiunge, “che ha già pagato un prezzo altissimo con la costruzione della caserma della guardia di finanza”.

Il progetto del campus universitario

“La nostra università è intenzionata a realizzare un grande campus universitario partendo dalla considerazione che il futuro delle università è legato a fattori di competitività molto più spinti rispetto a quelli attuali, e che i fattori di competitività del nostro sistema non si svolgono più sulla didattica, ma sulla qualità dei servizi. L'Ateneo ha in programma la realizzazione di un politecnico – conferma il candidato sindaco -: evidentemente oltre alle strutture fisiche in cemento armato ha bisogno di aprirsi alla città e di realizzare un campus che sia a disposizione della città, ma che potrebbe perfettamente integrarsi anche con il resto della città e contribuire a una riqualificazione dell'area”.

“E' un progetto irrinunciabile – afferma Costantini -. Noi faremo di tutto per avversare il trasferimento di una parte della città a ridosso del porto turistico e saremo al fianco dell'attuale rettorato per sostenere in tutti i modi possibili lo sviluppo del polo universitario svolgendo il ruolo che compete alla città capoluogo”.

“Pescara ha bisogno di realizzare un campus. Per altro – incalza – ha sacrificato viale Marconi, ha sacrificato decine di attività e la vita stessa dei residenti per garantire un mezzo di trasporto pubblico di massa che andasse verso viale Pindaro. L'idea che un pezzo di università si sposti al porto turistico che è mal servito e che costringerà migliaia di automobili a mettersi in moto per raggiungerlo è folle, irrazionale e illogico Soprattutto in una giornata come quella di oggi in cui Arta ci ha comunicato che i dati della qualità dell'aria di Pescara è pessima”.

“L'università non può essere solo sequela di fabbricati di cemento armato dove si fanno lezioni e dove vivono gli studenti, deve penetrare il territorio e in prospettiva anche la capacità di sviluppare i centri di ricerca ed erogare servizi ulteriori alla città. Stiamo studiano un piano per mettere in relazione – conclude il candidato sindaco – per mettere in relazione stabilmente i rapporti tra la città e l'università perché siamo certo che da questo dipende il futuro di Pescara”.

Se si riuscirà a portare avanti il progetto si dovrà dunque arrivare anche ad avere la nuova caserma dei vigli del fuoco di cui si parla da anni. Un ragionamento questo che, precisa Costantini, potrebbe essere fatto anche co Spoltore e Montesilvano che saranno parte della Nuova Pescara.

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