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Sabato, 27 Aprile 2024

VIDEO | Pala Dean Martin: l'emporio solidale per i profughi ucraini

Pannolini, prodotti per l'igiene personale e prodotti alimentari: sono queste le cose che chiedono di più, un supporto per loro, ma anche per le famiglie e le persone che decidono di ospitarli

Pannolini, prodotti per l'igiene personale e generi alimentari: sono quello che maggiormente richiedono i profughi che ogni giorno si recano presso il punto di raccolta organizzato dal Comune di Montesilvano presso il Pala Dean Martin. Di come è organizzato abbiamo parlato con Marco Scorrano, dirigente della protezione civile per il Comune, che ci spiega come quello che era nato come un punto di raccolta per beni da inviare oltreconfine, è diventato ora una sorta di “emporio solidale” cui chi fugge dalla guerra può rivolgersi per avere ciò di cui ha bisogno. Cosa che possono fare anche le famiglie e le persone che i profughi li ospitano così da gravarli il meno possibile di ulteriori spese. Una realtà nata, sottolinea Scorrano, “grazie alla generosità dei cittadini di Montesilvano e dei Comuni limitrofi” gestito “dai volontari e i colleghi del Comune di Montesilvano. Si procede prima alla catalogazione e dopo alla gestione delle richieste che arrivano”. E di richieste, ogni giorno, ne arrivano tante allo sportello aperto proprio davanti al centro di raccolta dall'Azienda speciale dei servizi sociali del Comune dove sono presenti gli assistenti sociali e i traduttori. Mediamente, spiega ancora Scorrano, di mattina arrivano una 50ina di persone a chiedere i beni di prima necessità, “nel pomeriggio – aggiunge – siamo arrivati anche a 80-90 persone”.

Un “emoporio solidale” che rappresenta il secondo step per chi arriva dall'Ucraina. Prima, infatti, il passaggio nell'hub di Porta Nuova a Pescara per la registrazione e la profilassi sanitaria, poi la sistemazione e, per chi arriva a Montesilvano, questo spazio dove si può trovare di tutto: anche cibo per animali e vestiti. Questi ultimi, ora, non si raccolgono più, ma sono tanti quelli che sono stati donati. Tanta dunque la generosità dimostrata. Una generosità che non si è mai fermata. Di qui l'invito di Scorrano a continuare a donare per supportare i rifugiati ma anche le famiglie che decidono di dar loro un posto dove dormire e vivere una vita quanto più possibile normale.

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